"Covid party" in Alto Adige, la procura di Bolzano apre un'inchiesta

Cronaca
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Avviata un'indagine sulle feste private in cui i partecipanti hanno l'obiettivo di infettarsi perché tra gli 'invitati' c'è almeno un positivo al coronavirus. La pericolosa 'usanza' è diffusa sul territorio altoatesino, dove tra il gruppo linguistico tedesco è radicata la contrarietà a tutte le vaccinazioni

La procura di Bolzano ha aperto un'inchiesta sui cosiddetti 'Covid party', ossia feste private che stanno prendendo piede in Alto Adige i cui partecipanti - quasi tutti giovani - hanno l'obiettivo di infettarsi perché tra gli 'invitati' c'è almeno un positivo al coronavirus. La pericolosa 'usanza' è diffusa sul territorio altoatesino, dove tra il gruppo linguistico tedesco è radicata la contrarietà a tutte le vaccinazioni. I folli 'Covid party' hanno causato, per il momento, il ricovero di tre persone: due di esse sono tra gli otto ricoverati in terapia intensiva.

Verso l'introduzione di nuove restrizioni

Intanto l'Alto Adige, nei prossimi giorni, potrebbe introdurre nuove restrizioni per arginare l'aumento dei casi di coronavirus. Sia il governatore Arno Kompatscher che l'assessore alla sanità Thomas Widmann hanno infatti inviato una bozza al governo sulle misure che intendono adottare, considerato l'aumento dei contagi, i ricoveri che crescono giorno dopo giorno e la percentuale di immunizzazioni ancora bassa. Sarà una 'nuova zona gialla', molto probabilmente simile al modello austriaco delle '2G', che darebbe possibilità di mobilità solo ai vaccinati (geimpft) e ai guariti nei sei mesi (genesen). Il tampone resterà valido solo per recarsi sul posto di lavoro. Intanto, in provincia di Bolzano, in queste ultime settimane sempre più persone si stanno sottoponendo alla prima inoculazione del vaccino contro il Covid-19.

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