Processo Regeni sospeso per assenza imputati in aula. Atti devono tornare al gup

Cronaca

Si riparte, dunque, dall'udienza preliminare, finalizzata, se possibile, a una ulteriore ricerca dei quattro 007 egiziani, che la procura avrebbe voluto far processare in contumacia. Per i giudici non si può essere certi "dell'effettiva conoscenza del processo da parte degli imputati, né della loro volontaria sottrazione al procedimento"

Gli atti del processo agli 007 egiziani accusati di avere sequestrato e ucciso Giulio Regeni, il ricercatore 28enne di origine friulana trovato morto il 3 febbraio del 2016 al Cairo, devono tornare al Gup. Lo hanno deciso i giudici della Corte d'assise di Roma che hanno annullato l'atto con cui il Gup ha disposto il rinvio a giudizio degli imputati nel maggio scorso. La decisione è legata all'assenza in aula degli imputati, nodo affrontato nella prima udienza. Si riparte, dunque, dall'udienza preliminare, finalizzata, se possibile, a una ulteriore ricerca dei quattro imputati, che la procura avrebbe voluto far processare in contumacia. Per la Corte d'assise di Roma, non si può essere certi "dell'effettiva conoscenza del processo da parte degli imputati, né della loro volontaria sottrazione al procedimento".

Legale famiglia Regeni: "Battuta d'arresto, ma non ci arrendiamo"

"Riteniamo importante che il governo italiano abbia deciso di costituirsi parte civile. Prendiamo atto con amarezza della decisione della Corte che premia la prepotenza egiziana. È una battuta di arresto, ma non ci arrendiamo. Pretendiamo dalla nostra giustizia che chi ha torturato e ucciso Giulio non resti impunito. Chiedo a tutti voi di rendere noti i nomi dei 4 imputati e ribaditelo, così che non possano dire che non sapevano". Così l'avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, lasciando l'aula bunker di Rebibbia al termine dell'udienza, accompagnata da Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio e Irene, la sorella.

People hold signs depicting Giulio Regeni and reading ''365 days without Giulio'' as they attend a march in memory of the Italian researcher at Sapienza University on the first anniversary of his disappearance in Egypt, Rome, Italy, 25 January 2017. Italian President Sergio Mattarella on the same day called for cooperation to bring the killers of Regeni in Egypt to justice. 'Italy has mourned the killing of one of its studious young people, Giulio Regeni, without full light being shed on this tragic case for a year, despite the intense efforts of our judiciary and our diplomacy', Mattarella said on the first anniversary of Regeni's disappearance. 'We call for broader and more effective cooperation so that the culprits are brought to justice'. Guilio Regeni was an Italian PhD student researching the independent trade unions in Egypt, he disappeared on 25 January 2016 in Cairo, then his body was found in a ditch on Cairo-Alexandria road outside of Cairo on 03 February 2016 with signs of torture.  ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Il processo in aula bunker

Proprio ieri, alla vigilia dell'apertura del processo, la presidenza del Consiglio ha deciso di costituirsi parte civile. L'udienza di oggi, nell'aula bunker di Rebibbia, è stata di natura 'tecnica', totalmente assorbita da questioni procedurali. Oltre al legale e alla famiglia Regeni, presenti in aula anche gli avvocati dello Stato in rappresentanza della Presidenza del Consiglio. Assenti invece gli imputati: il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif. Dopo una camera di consiglio, durata oltre 5 ore, è arrivata la decisione che rispedisce tutto al giudice per l'udienza preliminare.

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