Nella disputa europea tra Prosecco e Prosek scende in campo il ministro delle Politiche agricole Patuanelli. "Il Prosecco traina il nostro settore agroalimentare. Metteremo in campo tutte le nostre forze ed energie. E' una battaglia di tutto il sistema Paese"
Nella 'Guerra del Prosecco' la Croazia appare in leggero vantaggio. La Commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ue la domanda di protezione della menzione tradizionale Prosek, presentata dalla Croazia, che la vuole utilizzare per 4 vini a denominazione d'origine protetta. La pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda entro due mesi. L'Italia non sta a guardare e passa al contrattacco. Il ministro delle Politiche agricole Patuanelli lo ha chiarito in un'informativa al Senato. "La Commissione europea ha dato solo l'assenso alla pubblicazione della domanda in Gazzetta. Nel merito, nessuna decisione definitiva è stata ancora presa sulla registrazione del marchio. L'Italia può e deve opporsi in ambito europeo per difendere un suo prodotto di assoluta eccellenza. Abbiamo attivato un Tavolotecnico per predisporre una dichiarazione debitamente motivata relativa alle condizioni di ammissibilita' al fine di opporci aquanto proposto dalla Croazia". La battaglia in merito alla questione sulla tutela della denominazione di origine controllata Prosecco è appena iniziata. Patuanelli è stato chiaro: "Il termine Prosek per affinita' fonetica e visiva evoca nella mente del consumatore medio europeo proprio il Prosecco italiano. Pertanto ritengo che non ci siano le condizioni giuridiche affinche' esso possa essere registrato". All'intervento di Patuanelli ha fatto eco il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali con delega al settore vitivinicolo, Gian Marco Centinaio. "Stiamo lavorando insieme per evitare un danno per un vino che rappresenta una tipicità esclusivamente italiana e il caso di maggiore successo commerciale degli ultimi anni, ma un precedente pericoloso per tutte le nostre denominazioni"
Le altre reazioni in campo nella guerra del Prosecco
L'Unione italiana Vini ha annunciato che farà squadra con Francia, Spagna, Portogallo e Germania affinchè presentino anch’esse mozioni contrarie all’indicazione della Commissione. "Il Comitato dello Champagne ha già annunciato opposizione alla vicenda Prosek" si legge in una nota di Uiv. Sulla stessa lunghezza d'onda è l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner. "Contro la menzione speciale del Prosek vinceremo solo se agiamo da squadra. Per questo stiamo già lavorando con i Consorzi di tutela del Prosecco affinché, accanto al lavoro dell’avvocatura regionale, si attivino per mettere in campo tutti gli strumenti per fare opposizione a un riconoscimento che distingue un prodotto unico al mondo, che è sinonimo di storia e identità veneta".