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Venezia, 50 euro di taxi per 2 km perché "c’è una bambina". I tassisti: "Sono abusivi"

Cronaca
©Ansa

La vicenda, raccontata dal Corriere del Veneto, è avvenuta il 3 luglio all’aeroporto Marco Polo. Una donna, rientrata dal Lussemburgo, si è vista offrire la tariffa da due conducenti, finché un terzo non le ha presentato il conto reale di 16 euro. L’Unione radiotaxi del capoluogo veneto avanza dubbi sulla regolarità dei due autisti: “Ci sono società di Ncc, noleggio con conducente, che si spacciano per tassisti e operano nel Veneziano”

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Cinquanta euro di taxi per fare 2 chilometri di strada. La motivazione? “C’è anche una bambina”. La vicenda, raccontata dal Corriere del Veneto, arriva da Venezia, più precisamente dall’aeroporto Marco Polo. Protagonista una donna appena rientrata dal Lussemburgo - insieme alla figlia di poco più di un anno - che si sente proporre l’altissima tariffa da due tassisti, o presunti tali, visto che il presidente dell’Unione radiotaxi del capoluogo veneto, Alessio Gobbo, afferma: “Non c’erano nostre socie presenti e nessuno dei nostri tassisti ha proposto quell’offerta”.

La vicenda

È il 3 luglio quando la donna arriva a Venezia e cerca un taxi per andare in albergo, una struttura che dista 2,3 chilometri dallo scalo. Secondo quanto riporta il Corriere del Veneto, un primo conducente le propone 50 euro, un secondo avanza una richiesta da 35 euro ma viene interrotto dal collega che ribadisce: “Sono 50 euro perché ha anche la bambina. La tariffa è chiara”. Poi ne arriva un terzo, che applica il prezzo regolare: 16 euro, 4 di corsa e 12 di tassa  extraportuale.

L'Unione radiotaxi: "Ci sono Ncc che si spacciano per tassisti"

La donna, dopo quanto accaduto, si è rivolta all’aeroporto che ha proceduto a una sorta di indagine fra i tassisti e, riporta il Corriere del Veneto, ci sarebbero anche delle immagini grazie alle quali è stato possibile identificare i conducenti. E le cooperative di tassisti si dissociano, in primis l’Unione radiotaxi di Venezia: “Dato che non possiamo risalire all’identità di quelle persone, in quanto l’aeroporto ci ha negato le immagini - ha spiegato il presidente Gobbo - e dato che sono sicuro non siano nostri associati, c’è la possibilità che non siano tassisti? Ci sono società di Ncc, noleggio con conducente, che si spacciano per tassisti e operano nel Veneziano. Non solo: ci fanno anche cattive recensioni per promuovere i loro servizi”.