
Vaccini anti-Covid, sei italiani su 10 pronti a spostare la data delle vacanze
Il 63% degli intervistati, in un'indagine Coldiretti-Ixè, è disposto a rinviare un viaggio pur di sottoporsi al vaccino. Solo il 23% preferisce rimandare l'inoculazione pur di godersi le ferie, mentre il restante 8% è indeciso. Intanto gli esperti avvertono: “Partire soltanto dopo la seconda dose”, mentre le regioni pensano di anticipare i richiami
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Oltre 6 italiani su 10 (63%) sono disposti a spostare le ferie pur di fare il vaccino: la paura del Covid è più forte della voglia di relax. È quanto emerge dalla prima indagine Coldiretti-Ixè sulle vacanze degli italiani nell'estate 2021
Lo speciale Coronavirus
In base alla ricerca pubblicata, la tutela della salute resta la priorità degli italiani con solo il 23% dei cittadini che preferisce rimandare il vaccino - sottolinea Coldiretti - pur di godersi le ferie, mentre il restante 8% è indeciso
Lo studio di Coldiretti
Inoltre, la scelta di vaccinarsi prima di andare in vacanza è spinta anche dalla possibilità di accedere al green pass che consente di godere di offerte e servizi altrimenti preclusi. Resta il fatto che l'emergenza Covid ha condizionato quest'anno la scelta del luogo di quasi un italiano su due (49%) secondo un'analisi Coldiretti su dati Istat
Figliuolo: "Su AstraZeneca si poteva comunicare meglio".jpg?im=Resize,width=335)
Non a caso ben il 33% dei vacanzieri resterà all'interno della propria regione, e solo il 6% prevede di andare all'estero. Il resto si recherà in una regione diversa da quella di residenza
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Con l'emergenza Covid sono solo 1,5 milioni gli italiani che hanno deciso di trascorrere una vacanza all'estero durante l'estate, nonostante il via libera al green pass che consente di varcare le frontiere ma anche di accedere nel proprio Paese a servizi e attività che sono state per lungo tempo precluse dalle misure adottate per fermare il contagio

Un attestato che facilita la circolazione dei turisti all'interno delle frontiere Ue compresi i 28 milioni di cittadini europei che prima dell'emergenza sanitaria Covid venivano in vacanza nel Belpaese durante i mesi estivi per un valore di 11,2 miliardi per il sistema turistico nazionale in spese per alloggio, trasporti, divertimenti, shopping, souvenir e alimentazione

A confermare una tendenza alla cautela rispetto ai rischi di assembramenti e contagi, tra le mete privilegiate ci sono quest'anno, conclude la nota, le oltre 24 mila aziende agrituristiche italiane

Spesso situate in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all'aperto, risultano i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche secondo Terranostra e Campagna Amica

Intanto l'appello di tutti gli esperti è quello di correre con il completamento delle vaccinazioni, raggiungendo subito coloro che ancora non hanno ricevuto neanche la prima dose e non rinviare per alcun motivo la seconda

Al coro che da giorni invita a completare il prima possibile il ciclo vaccinale, si sono aggiunti l'immunologa dell'Università di Padova Antonella Viola e Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma. "Bisogna fare il richiamo senza rimandare a dopo le vacanze; finché non si è completamente vaccinati (10 giorni dalla seconda dose)"

"È importante che si parta per le vacanze con la seconda dose di vaccino effettuata. Noi dobbiamo convincere a non rinviare il vaccino per andare in ferie", dice Vaia. E una soluzione indicata dalla ricerca è quella della vaccinazione eterologa (cioè usando due tipi diversi) che uno studio pubblicato Lancet ha dimostrato essere capace di agire in modo anche più efficace, provocando una risposta migliore del sistema immunitario

Alcune regioni stanno pensando anche di anticipare il richiamo: tra queste Liguria, Lazio e l'Umbria che prevedono una somministrazione anticipata delle seconde dosi di vaccino contro il Covid per contrastare i nuovi contagi. Anche in Emilia-Romagna si sta valutando una mossa simile con o richiami del vaccino AstraZeneca per gli over 60 che hanno fatto la prima dose. Si tratta di una strategia per difendersi dalla diffusione della variante Delta

Sempre sul versante regioni, alcune già nei mesi scorsi hanno sottoscritto accordi per poter vaccinare i cittadini residenti fuori dai confini regionali. Tra queste, per esempio, Piemonte e Liguria con i due governatori che hanno dato l’ok per uno accordo di reciprocità: dall’1 luglio, i cittadini delle due regioni che trascorrono almeno 14 giorni di vacanza sui rispettivi territori potranno richiedere la somministrazione della seconda dose nel luogo in cui si trovano in villeggiatura

In Lombardia, invece "dal 25 giugno si può spostare l'appuntamento per la seconda dose". Lo ha detto il coordinatore della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso. "Lo spostamento si faccia solo per una ragione importante, nei casi necessari, per evitare di ingolfare il sistema e creare problemi nelle agende - ha aggiunto -. Si dovrà fare con un preavviso di sette giorni. Si potrà spostare data, ora e centro vaccinale. Sarà consentita una sola modifica"