Da Napoli a Firenze, arrestata la banda dei Rolex

Cronaca
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Prese tre persone ritenute responsabili della rapina di circa due mesi fa nel capoluogo toscano ai danni della giornalista Cesara Buonamici e del marito

Presa la banda dei Rolex: la squadra mobile di Firenze, in collaborazione con quella di Napoli, ha catturato i tre presunti responsabili della rapina dello scorso 24 aprile nel comune di Impruneta (Firenze) ai danni della giornalista Cesara Buonamici e del marito. La coppia era a bordo della propria auto quando venne affiancata da alcuni uomini scesi da uno scooter che con violenza strapparono ai due gli orologi di valore, per poi fuggire sulle due ruote insieme a un terzo uomo. Presente anche una quarta persona che avrebbe fatto da palo.

Il pedinamento

Secondo quanto emerso nel corso delle indagini il gruppo, composto da rapinatori campani "in trasferta", è arrivato a Firenze con un'auto e un furgone, a bordo del quale viaggiava anche lo scooter utilizzato per la rapina. Il colpo è stato preceduto da un pedinamento delle vittime per le strade cittadine, ripreso in più punti dalle telecamere di sicurezza

Fermati a Napoli

Tre componenti della banda sono stati arrestati a Napoli: due sono in carcere e uno ai domiciliari; ancora in corso le ricerche del quarto rapinatore. Un quinto uomo, colui che, secondo gli investigatori, ha trasportato lo scooter da Napoli a Firenze a bordo di un furgone, è stato invece indagato in stato di libertà e sottoposto a perquisizione domiciliare. 

Un momento del Piano coordinato di controllo economico del territorio condotto il 28 e 29 luglio dalla Guardia di Finanza di Ancona nei comuni costieri della provincia: Ancona (Torrette e Portonovo), Senigallia, Falconara marittima, Sirolo, Numana-Marcelli. Duecentosei le verifiche sull'emissione di scontrini e ricevute fiscali, con 74 violazioni accertate, che vanno ad aggiungersi alle 625 rilevate nei primi sei mesi del 2012. Fra le curiosità, il caso di un barista di Osimo (Ancona) smascherato dalle Fiamme Gialle dopo aver battuto in poco tempo 11.126 scontrini a importo 'zero', per sottrarre gli incassi giornalieri dal conteggio del registratore di cassa. L'esercente ha evaso 170 mila euro e ora rischia la sospensione dell'attività, che di norma scatta alla quarta violazione rilevata nell'arco di cinque anni.
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