Figlio adottivo ha Covid, coppia italiana bloccata a Manila
Una coppia fiorentina è bloccata da ieri a Manila, nelle Filippine, dove era arrivata da alcune settimane per ricongiungersi al figlio adottivo, risultato positivo al Covid. Proprio a causa della positività del bambino al tampone, eseguito prima dell'imbarco sul volo che avrebbe dovuto riportarli in Italia, i tre si trovano in quarantena in albergo. I due genitori, Elisabetta e Francesco, sono arrivati a Manila il 21 maggio scorso. Dopo 10 giorni di isolamento, l'1 giugno hanno potuto finalmente incontrare il loro figlio, di 11 anni. Hanno passato qualche giorno insieme, anche se, proprio a causa dell'emergenza pandemica, meno di quelli che erano previsti. Poi ieri, prima della partenza, è arrivato il test positivo. Adesso si trovano in un hotel, a proprie spese e separati, col rischio di aver contratto anche loro il Coronavirus. Ad attenderli a Firenze c'è il loro primogenito, affidato al nonno. La coppia ha diffuso un comunicato stampa in cui chiede che l'Italia si prenda carico del loro caso e che possa farli rientrare con delle procedure speciali e di emergenza. I due genitori fanno sapere di aver già preso contatti con l'ambasciata italiana a Manila, l'Unità di crisi, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il ministro della famiglia Elena Bonetti, e con alcune autorità della loro città di origine. Sempre nel documento viene precisato come Francesca avesse chiesto lo scorso aprile - il giorno dopo aver saputo che erano state sbloccate le procedure per l'adozione - alla Regione Toscana di poter anticipare il vaccino anti Covid in vista del viaggio a Manila per andare a prendere il figlio, ottenendo però un rifiuto.