Il governatore: "Vogliamo essere degli apripista, se ci autorizzano". In regione 173 contagi e due decessi nelle ultime 24 ore
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha annunciato che la Regione è disponibile "a fare la seconda dose ai turisti in vacanza” nel territorio. “Vogliamo essere degli apripista in questo", ha sottolineato, facendo sapere che la questione sarà discussa dalle Regioni. "Noi vogliamo" fare i richiami "non solo agli italiani - puntualizza - ma anche agli stranieri, se ci autorizzano" (COVID, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA, MAPPE, GRAFICHE).
Sulle discoteche: "Fatele aprire e mettetele alla prova"
"Metà degli italiani farà vacanze in Italia: ho l'impressione che non sia l'alta stagione turistica a preoccupare, semmai i problemi li avremo all'apertura dell'estate", ha pronosticato il governatore. "Per questo è fondamentale - ha aggiunto, sottolineando che le preoccupazioni non riguardano luglio e agosto - che la cabina di regia valuti bene le ricadute". Sul fronte delle discoteche Zaia propone: “Fatele aprile e mettetele alla prova", aggiungendo di parlare anche per il settore degli spettacoli viaggianti.
Zaia: “Mancano i vaccini, 200mila sono pochi per una settimana”
Zaia ha affermato che la "campagna vaccinale in Veneto sta andando benissimo" al punto che la Regione "mette a disposizione 2mila posti in più", ma mancano dosi, "200mila sono pochi per una settimana, ci bastano per due giorni". Nel territorio sono partite anche le vaccinazioni aziendali “per classi di età, non per azienda", ha detto il presidente, definendo l’iniziativa “una bella azione che le aziende hanno deciso di fare. Si sta facendo un bel lavoro di squadra".
"In casi particolari il richiamo dopo 35 giorni invece che 42"
Il governatore ha ricordato che nella fascia degli ultra 80enni i vaccinati sono il 97,4%, il quella seguente dei 70-79 dell'83,7%. Quanto alla fascia 60-69, ora al 78%, il presidente immagina di chiudere "all'80%". Ha poi detto che "si è arrivati a una copertura del 78% nella fascia 60-69 anni, al 65% in quella 50-59 e al 41% in quella 40-49". Zaia ha specificato che dal 9 al 16 giugno ci saranno "80mila posti nuovi". "L'invito è a occuparli", ha specificato, spiegando anche che l'apertura ulteriore non è legata a fasce di età, "ma che tutti saranno uguali". Sul fronte dei richiami, il governatore ha detto che in Veneto "si potranno attendere 35 giorni anziché 42 per motivi particolari", illustrando casi specifici come quelli della presenza a un matrimonio.
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In Veneto 173 contagi e 2 decessi nelle ultime 24 ore
Sul fronte contagi, i numeri Covid sono in rapida discesa in Veneto. I nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore sono stati 173, solo 2 sono stati i decessi. Dati che non si vedevano dall'estate scorsa. Il totale degli infetti da inizio epidemia sale a 420.351, quello dei morti a 11.487. Lo riferisce il bollettino della Regione. Il totale dei malati Covid in ospedale è ora sotto quota mille, esattamente 991 (-1), dei quali 671 (-1) nei reparti non critici, e 120, stabile, nelle terapie intensive.
L'incidenza dei positivi è dell'1,89%
Complessivamente, nei reparti di rianimazione, tra malati Covid e non, sono 396 i posti letti occupati, un livello ormai vicino all'ordinarietà pre-pandemia. I soggetti attualmente positivi e in isolamento sono 15.510 (-106). L'incidenza dei positivi sui tamponi fatti, ha spiegato Zaia, è dell'1,89%: "Avendo avuto 24-25 positivi per provincia e un totale di 173 positivi, questo ci porta ad avere meno contact tracing e quindi meno tamponi fatti".