Prato, morta per un incidente sul lavoro a 22 anni. Due indagati, oggi l'autopsia

Cronaca

Sott'inchiesta la titolare dell'orditura di Oste di Montemurlo, dove è avvenuto l'incidente e l'addetto alla manutenzione del macchinario. Sarà valutato il funzionamento dei dispositivi di sicurezza del rullo nel quale è rimasta incastrata la giovane operaia

Si terrà oggi l'autopsia sul corpo di Luana D'Orazio (CHI ERA), la giovane operaia morta lunedì mattina in un’azienda tessile di Oste, frazione di Montemurlo, in provincia di Prato. A disporla il sostituto procuratore Vincenzo Nitti, che si sta occupando dell'inchiesta. Sono due le persone iscritte sul registro degli indagati: si tratta di L. C., 58 anni, titolare dell'orditura dove è avvenuto l’incidente e M. C., 59 anni, addetto alla manutenzione del macchinario.

Gli accertamenti sull'orditoio

Accertamenti tecnici si stanno concentrando sulla valutazione del funzionamento dei dispositivi di sicurezza del macchinario tessile, un orditoio, in cui è rimasta incastrata l’operaia, 22 anni, madre di un bambino di 5. L’orditoio è una specie di rullo che serve a comporre tessuti. Nella ditta toscana ce n’erano due: sono stati sequestrati entrambi. Si valuterà anche se ha funzionato o no una fotocellula di sicurezza.

La ricostruzione dell'incidente

La donna lavorava da circa un anno nell’azienda tessile. Secondo le prime ricostruzioni, la sarebbe rimasta impigliata nel rullo del macchinario a cui stava lavorando, venendo poi risucchiata. Accanto a lei c'era un collega girato di spalle, che ha riferito di "non aver udito grida di aiuto”. Pare che nessuno dei suoi colleghi abbia sentito nulla e si siano accorti dell’incidente quando non c’era più nulla da fare.

Un post tratto dal profilo Instagram di Luana D'Orazio +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

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Il ricordo della madre

"Luana era bella, buona e umile. Era contenta del lavoro che svolgeva anche se poi tutti i lavori possono pesare, anche i più leggeri, ma le piaceva lavorare - la ricorda la madre, Emma Marrazzo -. Luana era bella, solare, amava la vita, non litigava. Era solare, si vede dalle foto. Aveva tanta voglia di lavorare per costruirsi un futuro, era fidanzata da due anni, erano innamorati. La tragedia è grande non solo per me, ma anche per i datori di lavoro. La titolare della ditta mi ha chiamato - ha detto - poverina, è distrutta.

Il ruolo di comparsa in un film di Leonardo Pieraccioni

La giovane aveva anche fatto la comparsa nel film 'Se son rose' di Leonardo Pieraccioni, che l'ha ricordata in un post. "Luana - dice sempre la mamma Emma - era contentissima, era stata contattata tramite una nostra amica, aveva fatto il casting ed era stata presa. Le sarebbe piaciuto diventare famosa. Ma non così".

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