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Andrea Scanzi sospeso da Cartabianca dopo inchiesta su vaccino, chi è il giornalista

Cronaca

Il giornalista al centro della polemica per aver ricevuto il vaccino come "riservista" e in qualità di "caregiver".  La procura di Arezzo, sulla vaccinazione del giornalista 47enne, ha aperto un fascicolo

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Andrea Scanzi non ha partecipato ieri sera alla puntata di #cartabianca su Rai3, a differenza di quanto era stato annunciato nel pomeriggio. È stata la stessa conduttrice, Bianca Berlinguer, a spiegare di aver sospeso la partecipazione del giornalista del Fatto quotidiano - finito nell'occhio del ciclone per aver ricevuto il vaccino come "riservista" e "caregiver" dei suoi genitori - dopo aver appreso della decisione della Rai di investire il Comitato etico della vicenda. La procura di Arezzo, sulla vaccinazione del giornalista 47enne, ha aperto un fascicolo.

Chi è Andrea Scanzi

Nato ad Arezzo il 6 maggio del 1974 Andrea Scanzi è un giornalista, scrittore, opinionista e conduttore televisivo.  Da pubblicista ha scritto per il Manifesto, Il Riformista, Espresso e Panorama, prima di passare nel 2005 a La Stampa. Nell'estate del 2011 scrive per Il Fatto Quotidiano, dove si occupa di diversi argomenti, principalmente politica, musica e sport. Dal 2013 è spesso ospite nel programma Otto e mezzo, condotto da Lilli Gruber sulla rete La7. A partire dal 2016 è ospite fisso a Cartabianca, il programma condotto da BIanca Berlinguer su Rai3. Nel febbraio 2018 viene scelto dal direttore artistico Claudio Baglioni come componente della giuria di esperti per il 68° Festival di Sanremo. A partire dal 14 maggio dello stesso anno conduce in coppia con Luca Sommi sul Nove il talk Accordi & disaccordi.

La controversia 

Il 22 marzo 2021 la procura della Repubblica di Arezzo apre un fascicolo sulla vaccinazione Anti-Covid (LIVEBLOG - I NUMERI) effettuata ad Andrea Scanzi, dopo le numerose polemiche sollevate dai media per il fatto che il giornalista avrebbe saltato la lista di attesa e non avrebbe seguito le regolari procedure di prenotazione. Dal canto suo il giornalista ha affermato: “Era una vaccinazione legale, autorizzata e che rifarei. Una vaccinazione per cui larga parte degli italiani avrebbe dovuto ringraziarmi. L’ho fatta in un momento storico in cui nessuno o pochi italiani avrebbero voluto fare AstraZeneca”. A seguito delle forti polemiche la rete televisiva LA7 ha sospeso il contratto di collaborazione con Scanzi.

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