Covid, Brusaferro: “Curva decresce. La scuola è una priorità, non vogliamo richiuderla”

Cronaca
©Ansa

Il presidente dell’Iss e portavoce del Cts: “Abbiamo guadagnato uno spazio per riaprire qualcosa ed è la scuola. Continuiamo così per guadagnare altri spazi”. "La crescita dell'incidenza si è fermata”, la prossima settimana "ci aspettiamo che la curva scenda ancora”, ha aggiunto. Ma ha sottolineato che le restrizioni attuali vanno mantenute per tutto aprile. Sull’estate: “Qualche libertà in più”

“La curva dell'epidemia mostra finalmente segnali di decrescita. Abbiamo guadagnato uno spazio per riaprire qualcosa ed è la scuola. Continuiamo così per guadagnare altri spazi”. Così Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico (Cts), ha parlato delle fase dell’emergenza coronavirus in cui ci troviamo. In un’intervista al Corriere della Sera, ha ribadito che la scuola "è sempre stata una priorità, non solo in Italia. Anche l'Oms ha attivato un tavolo di lavoro su questo tema" (COVID: AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE). 

Brusaferro: “Stretto controllo sulle attività che girano attorno alla scuola”

Brusaferro ha spiegato che un elemento importante "è l'età. Nelle fasce più giovani l'infezione circola meno e c'è minore rischio di trasmissione agli adulti. È un argomento di dibattito a livello internazionale". Però, per evitare "l'aumento dell'incidenza, serve uno stretto controllo sulle attività che girano attorno alla scuola, prima e dopo". È stato deciso di riaprirla, ha sottolineato, perché "ci sono i segnali che la curva possa cominciare a scendere nelle prossime settimane". La vaccinazione del personale scolastico, ha aggiunto, è "un ulteriore fattore favorevole a una riapertura permanente. Si spera di non dover più tornare indietro".

approfondimento

Coronavirus, la situazione in Italia: grafici e mappe

"Ci aspettiamo che la curva scenda ancora" la prossima settimana

Secondo Brusaferro, i divieti introdotti a marzo hanno portato i benefici attesi. "La crescita dell'incidenza si è fermata, ora siamo a 247 casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 270 su 100mila della settimana precedente”, ha detto. La prossima settimana, ha aggiunto, "ci aspettiamo che la curva scenda ancora". Tuttavia le restrizioni attuali vanno mantenute per tutto aprile, ha sottolineato Brusaferro: "I numeri parlano da soli. L'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive è cresciuto dal 36 al 39%, come conseguenza dell'aumento dei casi. La soglia da non superare è del 30%".

leggi anche

Covid, nuovo decreto. Draghi: "Riapertura scuola fino a prima media"

“Stagione calda favorirà il rallentamento della trasmissione”

Il presidente dell’Iss ha confermato che le zone gialle sono state abolite per "colpa delle varianti. Quella inglese ha una maggiore trasmissibilità e quindi richiede misure rafforzate". Ma ha aggiunto: andiamo "verso la stagione calda dove sarà più facile restare all'aperto e questo favorirà il rallentamento della trasmissione, sempre mantenendo distanziamento, mascherina e igiene delle mani". Possiamo pensare, ha detto ancora, a periodi di vacanza con "qualche libertà in più facendo tesoro della lezione imparata la scorsa estate, vissuta un po' troppo allegramente". Grazie a un numero sempre crescente di vaccinati, ha concluso Brusaferro, "diventerà importante sorvegliare con attenzione le varianti del Sars-CoV-2 attraverso un programma di sequenziamento". È uno scenario "con cui convivere a lungo".

approfondimento

Covid-19, il vaccino in Italia e nel mondo: DATI E GRAFICI

Cronaca: i più letti