L'ex direttore esecutivo dell’Ema commenta la sospensione del vaccino: "È stato il caso tedesco che ha fatto prendere questa decisione, immagino. Perché hanno avuto dei casi di trombosi un po’ tutti uguali tra loro, e questo qualcuno lo interpreta come un segnale"
"Io credo che la sospensione, se viene fatta comunicando bene, che è cautelativa com’è stata un po’ in tutta Europa, possa anche rivelarsi come un fatto di 'azzeriamo tutto'". Queste le parole di Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Ema, ospite di Buongiorno, a Sky TG24. "Detto questo - aggiunge - c’è una forte componente emotiva perché se andiamo a vedere i numeri, questi sono molto tranquillizzanti. È stato il caso tedesco che ha fatto prendere questa decisione, immagino. Perché hanno avuto dei casi di trombosi un po’ tutti uguali tra loro e questo qualcuno lo interpreta come un segnale e parlo di quelli della Germania perché sono quelli che hanno fatto un po’ prendere la decisione europea" (COVID: AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE).
"L'esperienza inglese dovrebbe tranquillizzarci"
Poi lo stesso Rasi parla del caso inglese: "Parliamo di 24 milioni di vaccini, di cui il 63% AstraZeneca, quindi 12/14 milioni e non ci sono stati casi di trombosi, o sono stati gli stessi a quelli di Pfizer o quelli che non sono stati vaccinati. Si può tenere in conto dell’emotività? Io penso di sì perché Aifa ha sospeso un solo lotto, anche lì con grande cautela, sono quei provvedimenti che si fanno ad inizio campagna quando non c’è grande esperienza". In seguito l'ex direttore esecutivo di Ema sottolinea: "Ora noi tra gli svantaggi di essere in ritardo abbiamo il vantaggio di altre esperienze, ripeto, quella inglese che ha usato massivamente AstraZeneca e questo dovrebbe tranquillizzarci tutti. Mi lascia perplesso il fatto che dopo una morta sospetta si parli di omicidio colposo per quattro persone. Io credo che bisogna essere più razionali".
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"Sospensione è stato un effetto domino"
Sulla sospensione del vaccino AstraZeneca: "A livello politico, quando Germania, Francia e Spagna lo sospendono gli italiani dovrebbero avere la certezza di dire 'beh il loro lotto ha qualcosa'. È stato un po’ un effetto domino. Io credo che l’Italia a questo punto abbia la possibilità di dire: 'Bene, noi abbiamo utilizzato la massima cautela, siamo in un momento in cui le dosi ancora non arrivano un granché utilizziamo questa opportunità per fare un riassetto'".
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"Noi medici esterrefatti quando si apre inchiesta per omicidio colposo"
Su come l'Italia sta gestendo la sospensione del vaccino, Rasi aggiunge: "Adesso l’Ema dirà quello che dovrà dire e dunque o si ritira per sempre l’AstraZeneca e si farà la campagna con altri, o si riparte senza però aprire inchieste per omicidi colposi per ognuno che dovesse avere problemi. (Il fatto che solo in Italia la magistratura proceda in questo senso) è una cosa che a noi medici lascia esterrefatti perché è giusto che ci si interroghi quando c’è qualche sospetto ma sinceramente da qui ad aprire un caso di omicidio colposo per quattro, dieci persone mi sembra che non sia proporzione e non sia la giusta direzione. Si stanno confondendo atti che possono essere anche normali in una situazione pandemica in cui leggiamo 300 morti al giorno da Covid, non leggiamo neanche 300 casi di trombosi al giorno da vaccino, quindi sono davvero perplesso".
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Cosa farà l'Ema
Alla domanda su come potrebbe procedere adesso Ema, l'esperto spiega: "Loro stanno raccogliendo i dati in tutta Europa sia sulla parte relativa alla qualità dei lotti sia quella sugli aspetti clinici dei vari casi, per vedere se emerge qualche elemento comune e vedere se c’è un vero segnale o se semplicemente è tutto casuale. Questo è il lavoro che farà". Poi Rasi aggiunge: "In termini di beneficio-rischio, con i numeri che ci sono, senza andare in Inghilterra, in Italia credo sia stato vaccinato più di un milione di persone con AstraZeneca e il beneficio-rischio dubito che possa cambiare. Se pensiamo quanti di questo milione di vaccinati si sarebbe potuto ammalare o morire di Covid – ammesso e non concesso che sia stato il vaccino la causa dei due/tre morti italiani, ma sappiamo già che non è così – il beneficio-rischio non cambierà: al massimo l’Ema potrà rilevare qualcosa su un lotto, forse. Sono anch’io curioso. Loro avranno tutti i dati. Giovedì spero che ci siano gli elementi per dire che siamo tranquilli: basta mandare gente sotto inchiesta, basta terrorizzare".
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"Preoccupato dalle informazioni false"
Infine Guido Rasi parla della paura dei cittadini: "Io sono preoccupato perché sui media e sui social ho l’idea che ci sia un po’ un’orchestrazione, io ho visto falsi comunicato di Aifa girare su Whatsapp. Sono preoccupato dal fatto che possa esserci un’idea di disturbare la campagna di vaccinazione". Poi conclude: "Troppa velocità per il vaccino? No, alla fine i tempi per AstraZeneca sono diventati quelli standard e il numero di casi è stato il doppio rispetto a quelli che si accettano per altri vaccini negli scorsi anni".