“Vivevo con la paura che la verità non venisse mai alla luce”, dice Madè Neumair. "Sapevo fin dall'inizio che aveva ucciso mamma e papà"
"Non credo ad un sentimento di pentimento da parte di Benno e ci vuole ben poco a capire che la sua confessione, resa immediatamente dopo il ritrovamento del corpo senza vita di una delle sue due vittime, che presentava ovvi segni di violenza, fosse a quel punto un passo dovuto al quadro indiziario a suo carico e non 'l'effetto di una dissoluzione, o schianto, di tutte le difese di negazione e di rimozione, attuate nelle settimane successive al fatti'". Lo scrive la sorella Madè Neumair in una lettera inviata dal suo avvocato alla stampa.
La notizia della confessione
“La notizia della confessione di Benno mi ha raggiunta attraverso la stampa” scrive ancora la donna. “In questo momento per me rappresenta semplicemente un'ulteriore svolta che forse faciliterà il nostro percorso in quello che fino a ieri vedevo dinanzi a me come un processo puramente indiziario", scrive la figlia di Peter Neumair e Laura Perselli. Secondo Madè Neumair, "l'indicibile fatto che Benno Neumair abbia ucciso a sangue freddo la mia mamma e il mio papà la sera del 4 gennaio, per me è stato violentemente e dolorosamente evidente fin dal primo pomeriggio del 6 gennaio, come sanno gli inquirenti e le persone a me più care".
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Voce gelida
E ancora: “Ho vissuto quei primi giorni con le immagini in televisione di un Benno a braccia larghe che si appoggiava alla balaustra della terrazza del miei genitori scrutando arrogantemente in basso verso i giornalisti e i carabinieri, poco dopo lamentandosi con me al telefono su quanto fosse nauseato irritato da tutte le "strane domande", sentendo nelle varie interviste la sua voce gelida fabbricare spontanee teorie depistanti e palesi menzogne".
Le tappe della vicenda
La coppia era scomparsa lo scorso 4 gennaio. Poi il 29 gennaio il figlio Benno Neumair era stato arrestato e il 6 febbraio la salma di Laura Perselli era stata trovata nell'Adige nei pressi di Egna. Durante l'interrogatorio di garanzia il 30enne si era avvalso della facoltà di non rispondere. Nei giorni scorsi, tramite i suoi legali, aveva invece manifestato la volontà di incontrare gli inquirenti. La svolta nel duplice omicidio era arrivata ieri, quando la procura di Bolzano ha desecretato i verbali dei due interrogatori del figlio della coppia, nel corso dei quali l'indagato, alla presenza dei difensori, ammetteva le sue responsabilità. Ora riprenderanno le ricerche, sospese nei giorni scorsi, del corpo di Peter Neumair, in attesa delle determinazioni del gip e dei primi esiti dell'incidente probatorio.