
Varianti Covid Italia, ecco dove sono state segnalate: la situazione regione per regione
L’Iss, dalla fine del 2020, sta monitorando tre varianti del virus che creano particolare preoccupazione: sono quella inglese, brasiliana e sudafricana. Queste mutazioni sono state segnalate anche nel nostro Paese, in tamponi positivi analizzati in diverse regioni: ecco dove

Proseguono in tutta Italia le segnalazioni delle tre varianti di coronavirus che l'Iss sta monitorando dagli ultimi mesi del 2020 e che creano particolare preoccupazione: sono l'inglese, la brasiliana e la sudafricana. Già da settimane sono state individuate in persone positive in diverse regioni del nostro Paese. Ecco dove sono stati segnalati gli ultimi casi e le ultime notizie sul tema
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Secondo i risultati dell'indagine rapida condotta il 4 e 5 febbraio da Iss e ministero della Salute, con la collaborazione dei laboratori regionali, la variante inglese è ormai diffusa nella maggior parte del territorio italiano, almeno nell'88% delle regioni. Ma quello che emerge non è un quadro uniforme: in alcune aree la prevalenza della variante inglese, ossia il numero di casi identificati nei due giorni dell'indagine dell'Iss, raggiunga il 59%. È una diffusione notevole dovuta alla maggiore facilità con cui si trasmette questa variante
Il bollettino con i dati aggiornati al 17 febbraio
CAMPANIA – A Napoli è stata isolata un'altra variante, mai individuata prima in Italia, su “un professionista di ritorno da un viaggio in Africa”. "Al momento non si conoscono il potere di infezione, né altre sue caratteristiche. Si chiama B.1.525”, spiega una nota. Nel mondo ne sono stati registrati un centinaio di casi, tra Europa, Africa, Usa, Australia e Canada. "La variante ha delle mutazioni della proteina Spike, che è quella contro cui agiscono i vaccini, quindi bisogna indagare”, dice Nicola Normanno, direttore dipartimento ricerca dell'Istituto Pascale
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In Campania, intanto, la diffusione della variante inglese continua a ritmi alti: un caso su 4, dice l'Unità di crisi regionale, ormai è riconducibile al ceppo mutato. “A inizio febbraio avevamo un’incidenza del 7%, ora è del 20%. Un aumento del 13% in due settimane testimonia un incremento considerevole e dimostra la grande contagiosità della variante inglese. Il contenimento è davvero necessario”, dice Luigi Atripaldi, direttore del dipartimento di biochimica clinica e microbiologia dell'Ospedale dei Colli di Napoli, che comprende il Monaldi e il Cotugno
La situazione in Italia: grafiche
PUGLIA – "Abbiamo segnali che la variante inglese stia prendendo il sopravvento sulle altre. Questo succede quando una variante è più contagiosa", ma "non abbiamo segnali che chi si sia infettato con questo ceppo abbia avuto una malattia più grave", dice l'assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco. Aggiunge che, analizzando un campione di tamponi positivi prelevati il 12 febbraio, la percentuale di variante inglese in Puglia è del 38,6%: sono 245 su 634 i positivi con la variante tracciati nelle 6 province
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La variante "circola in tutte le province", spiega Maria Chironna, responsabile del Laboratorio Covid del Policlinico di Bari. A Bari su 323 campioni ci sono 124 casi di variante inglese, pari al 38,4%; nella BAT su 50 ce ne sono 6 (12%); a Brindisi su 129 ce ne sono 72 (55,8%); a Foggia su 62 ce ne sono 18 (29%); a Lecce su 20 ce ne sono 3 (15%); a Taranto su 48 ce ne sono 22 (45,8%). Alcuni sindaci stanno adottando nuove misure. Presenza accertata, con aumento di contagi, a Santeramo in Colle (Bari): scuole chiuse, vietato stazionare nei luoghi pubblici
Lo speciale coronavirusTRENTINO - Primo caso di variante inglese, comunicato dal governatore Maurizio Fugatti. "Questo soggetto è stato vaccinato con Pfizer ma non aveva completato il ciclo vaccinale. Si tratta di una persona residente a Trento fortemente pauci sintomatica", ha spiegato il direttore del Dipartimento prevenzione dell'Azienda sanitaria Antonio Ferro

LAZIO - Riguardo alla diffusione delle varianti "ci sono dati preoccupanti", dice il governatore Nicola Zingaretti. “Le varianti si sono affacciate a Roma e nel Lazio: come variante inglese abbiamo una trentina di casi. Sono stati circoscritti ma è chiaro ci sia una preoccupazione”, aggiunge l’assessore alla Sanità Alessio D'Amato. Il comune di Roccagorga (Latina) è zona rossa: secondo la sindaca, dallo Spallanzani è arrivata comunicazione che sui campioni non sono state registrate varianti. Casi accertati di variante inglese nel Viterbese, al confine con l'Umbria
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LOMBARDIA – La Regione ha posto 4 comuni (Viggiù, Bollate, Mede e Castrezzato) in fascia rossa fino al 24 febbraio perché, “oltre a esserci alcuni focolai, si è evidenziato che derivavano da varianti del virus, per lo più inglesi”. A Viggiù e in un paio di comuni del Varesotto, spiegano il governatore Fontana e il suo consulente Bertolaso, sembra ci sia “una variante della variante inglese, definita variante scozzese”. “Il tema delle varianti è molto preoccupante”, aggiunge il direttore generale Welfare Marco Trivelli, specificando che sono 578 i casi con variante
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Le varianti in Lombardia sono presenti nel 30% dei tamponi e potrebbero arrivare al 60/80%, ha spiegato nei giorni scorsi l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti. "Per ora 10 casi di variante inglese, temo saranno di più”, dice il sindaco di Bollate (alle porte di Milano) Francesco Vassallo. "La zona rossa nasce da un allarme legato alla presenza di varianti del virus tra tutta la popolazione scolastica e non. Il numero dei soggetti positivi in questi giorni oscilla tra 65/75”, dice invece Emanuela Quintiglio, sindaco di Viggiù (Varese)

VENETO - "Quasi il 20% dei tamponi fatti presenta la variante inglese", ha detto nei giorni scorsi il presidente Luca Zaia. Il governatore si è detto "preoccupato dalle varianti del Covid". Secondo Zaia, in Veneto sono state isolate “otto varianti: 5 note al database nazionale, una inglese, due tipiche”. Intanto, nella regione c'è anche la variante brasiliana, riscontrata nel Padovano

FRIULI-VENEZIA GIULIA – Al momento nella regione, tra i campioni analizzati, non è stata rilevata la presenza delle varianti brasiliana e sudafricana. La variante inglese, ha spiegato il vicepresidente del Friuli-Venezia GIulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi, nei giorni scorsi è emersa in 17 casi su 267 campioni analizzati. Ha aggiunto che anche questa settimana verrà ripetuta l’indagine. Un'ulteriore mutazione del virus, la "N439K", già rilevata negli Usa, è stata riscontrata per la prima volta in Italia, a Trieste, in ambito pediatrico

TOSCANA – Focolaio in una scuola di Monteroni d'Arbia (Siena): 13 allievi positivi, uno dei quali con la variante brasiliana. Altri casi dello stesso ceppo a Chiusi (Siena). Nella provincia ci sono anche casi di variante inglese: secondo l’analisi dei laboratori dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, il tasso nel territorio dell'Asl Toscana Centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) è all'8,4% dei positivi. Su un campione di 84 tamponi eseguiti tra il 3 e 4 febbraio, in 9 è stata riscontrata la presenza di varianti (7 dei quali di variante inglese)

PIEMONTE – Preoccupa anche in Piemonte la diffusione delle varianti. "Le segnalazioni di varianti, ovvero di versioni diverse del virus, sono ormai quotidiane. La cosa più importante sarà verificare se sono sensibili agli effetti di questo vaccino e in che misura", dice Giovanni Di Perri, infettivologo direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Ospedale Amedeo di Savoia di Torino. A inizio febbraio la percentuale di quella inglese, sul totale dei contagi, era tra il 15 e 20%. "I dati disponibili sono a campione, non sono analitici, completi", sottolinea

BASILICATA – Primi casi di variante inglese anche in Basilicata. La conferma è arrivata dall'Istituto Spallanzani di Roma. I primi quattro casi di variante inglese riguardano la positività, scoperta oltre un mese fa, di persone residenti a Corleto Perticara (Potenza)

UMBRIA - Già nelle scorse settimane individuati almeno 18 casi di variante inglese e 12 di brasiliana, un numero che si teme possa salire. La variante inglese riscontrata soprattutto nell'area tra Bastia Umbra, il Perugino e il Trasimeno. Nella regione è stata stabilita la zona rossa su quasi due terzi del territorio. “Dobbiamo monitorare con grande attenzione quanto sta accadendo in Umbria, qui le varianti hanno condizionato la curva del contagio prima che altrove. Il governo è vicino alla comunità regionale", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza

SICILIA - Quattro casi di variante inglese sono stati individuati e isolati anche all'ospedale Garibaldi di Catania. I pazienti sono in isolamento nella struttura di biocontenimento del reparto di Malattie infettive
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ALTO ADIGE - Sono stati registrati sei casi di variante sudafricana in provincia di Bolzano, nei comuni di Moso, Rifiano, Merano e San Pancrazio. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher si è detto preoccupato per la diffusione nei quattro comuni: si stanno valutando altre misure restrittive. In Alto Adige già dal 14 febbraio sono in vigore norme più stringenti. "La situazione è molto seria", ha detto il presidente della Provincia di Bolzano

ABRUZZO – Preoccupa la situazione in Abruzzo: a Pescara il 65% dei nuovi contagi si deve alla variante inglese, secondo le stime del laboratorio di Genetica molecolare dell'Università di Chieti. Si tratterebbe di una delle aree d'Italia in cui la variante sta circolando di più. "La variante è ora dominante", dice il direttore della struttura Liborio Stuppia, secondo cui serve un "lockdown duro". Il Pescarese e il Chietino sono in zona rossa dal 14 febbraio. Il primo caso positivo alla variante inglese in regione risale al 12 dicembre

MARCHE – Negli ultimi 7 giorni c'è stato un aumento esponenziale di casi nell’area di Ancona, molti dei quali legati alla variante inglese, per questo il governatore Francesco Acquaroli ha deciso limitazioni agli spostamenti da e per la provincia da oggi alle 24 di sabato, salvo per motivi di lavoro, salute, studio e per il rientro al domicilio o abitazione. Un provvedimento "precauzionale necessario per monitorare l'andamento del contagio, soprattutto in riferimento alla variante inglese". Variante presente soprattutto in alcuni comuni come Castelfidardo e Loreto

EMILIA-ROMAGNA – Dei 204 campioni su cui è stata effettuata l'analisi per l’indagine dell’Iss, raccolti da Piacenza a Rimini il 4 e 5 febbraio, 57 sono positivi alle varianti (27,9%). Ma la presenza della variante inglese sarebbe in crescita: i dati preliminari di un secondo studio - 177 campioni del 12 febbraio - indicano una percentuale del 41%. Paolo Bordon, direttore generale dell'Ausl di Bologna, ha detto che nel Bolognese ci sono alcuni focolai in Appennino e altri di tipo familiare su tutto il territorio, con alcune scuole dove si stanno facendo controlli

LIGURIA – Nella regione è stata isolata la variante sudafricana in una paziente di 25 anni rientrata dall'estero. Per quanto riguarda la mutazione inglese, “abbiamo una circolazione pari al 15% dei tamponi", ha detto il 14 febbraio il governatore Giovanni Toti. I primi casi erano stati accertati in provincia di Imperia: tre nel distretto sanitario di Ventimiglia, tre in quello di Sanremo e uno di Imperia

MOLISE – Nella regione la variante inglese è presente soprattutto nell'area del Basso Molise e in maniera minore nella zona di Campobasso e della provincia di Isernia. Lo ha reso noto il governatore Donato Toma

CALABRIA - Anche in Calabria si contano le prime persone, almeno due, risultate positive alla variante inglese. Sono state individuate tra i migranti ospiti del Centro di accoglienza Cas di Longobardi, nel Cosentino