Patrick Zaki, la famiglia chiede per lui la cittadinanza italiana

Cronaca
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L'appello della famiglia arriva alle istituzioni italiane. "La raccolta di firme online lanciata per chiederlo è davvero un'ottima iniziativa, ma spero non resti solo una petizione", dice la sorella di Patrick, prigioniero da quasi un anno in Egitto

"Cittadinanza italiana per Patrick George Zaki". Questo l'appello arriva dalla famiglia dello studente egiziano dell'Università di Bologna. Zaki è prigioniero al Cairo da quasi un anno. L'appello della famiglia arriva ora alle istituzioni italiane. "La raccolta di firme online lanciata per chiederlo è davvero un'ottima iniziativa, ma spero non resti solo una petizione, spero che accada presto. La famiglia si unisce a questo appello". L'auspicio per la concessione della cittadinanza arriva dalla sorella di Zaki, Marise, con il tramite della rete di attivisti 'Patrick Libero'. Un appello rivolto in particolare all'eventuale nuovo governo di Mario Draghi.

La sorella: Patrick è angosciato, non sta bene

"Non sta bene, è molto angosciato per il suo futuro e per i suoi studi". Questo le parole della sorella di Zaki, Marise, dopo l'ultimo incontro in carcere tra i due, il 27 dicembre. "Non sa cosa succede fuori, è cosi' deluso per il fatto di trovarsi ancora in prigione. Ha paura che i suoi colleghi, l'Università, si dimentichino di lui. Ha continuato a chiedere quando tornerà libero, perché è ancora in carcere senza aver fatto niente. L'ultimo nostro incontro è stato il più duro". Dal carcere Patrick ha fatto un regalo alla sorella: una croce realizzata con materiali di fortuna in cella. E' recente la notizia che Patrick dovrà restare in cella altri 45 giorni.

Il manifesto che ritrae il volto di Patrick Zaki affisso davanti alla sede della Giunta regionale di via Cristoforo Colombo per rimarcare un anno dallÃ?arresto del giovane. Roma, 29 gennaio 2020. ANSA/CLAUDIO PERI

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