
Covid, Natale: le ordinanze regionali con misure diverse da quelle nazionali
Luca Zaia e Vincenzo De Luca sono due dei governatori che, ancor prima dell’ultimo decreto di Conte, hanno stabilito nuove disposizioni. Ma non mancano differenze anche in Trentino, Valle d’Aosta o a livello locale come nella città di Napoli: ecco dove le restrizioni sono differenti rispetto alle altre regioni

Veneto, Campania, Val d’Aosta e Trentino: sono alcune delle regioni che, ancor prima dell’ultimo decreto legge di Giuseppe Conte sulle nuove restrizioni previste per il periodo natalizio, hanno emanato un’ordinanza con misure diverse rispetto a quelle nazionali
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In Veneto, per esempio, è scattata il 19 dicembre la nuova ordinanza regionale che vieta dalle 14 alle 22 lo spostamento in comuni diversi da quello di residenza o dimora
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Un’ordinanza firmata dal presidente Luca Zaia prima del nuovo decreto di Natale. Lo stesso governatore specifica che gli spostamenti delle persone fuori dai confini comunali saranno comunque consentiti per ragioni di lavoro, salute o altre situazioni di necessità
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Dopo le 14 sarà comunque sempre possibile il rientro a casa. La restrizione interessa ogni giorno la fascia dalle 14 alle 22, perché dopo tale orario vale il la chiusura notturna già introdotta dall'ultimo Dpcm

Diverso anche l’orario di chiusura dei negozi che è stato fissato alle 19.30 e non alle 21 come nel resto del Paese

Nelle ore notturne ci sarà una regolamentazione più severa, in linea con quella nazionale, ovvero il divieto d'uscita tra le ore 22 e le 5 e durante questo lasso temporale ci si potrà spostare esclusivamente per far rientro a casa, per raggiungere il posto di lavoro, per avvalersi dei servizi sanitari e motivi di necessità. In questi casi bisognerà avere con sé l'autocertificazione

Il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare la legge regionale della Valle d'Aosta 11 del 9 dicembre 2020, che consente al presidente della Regione di regolare autonomamente, in deroga ai decreti nazionali, l'apertura, tra l'altro, di negozi, bar e ristoranti, la pratica sportiva e la libertà di movimento

La Campania, invece, nonostante il formale passaggio da zona arancione a zona gialla (prima dell’entrata in vigore del nuovo decreto che impone la zona rossa a tutto il Paese) ha deciso di confermare le limitazioni previste dalla zona arancione

I comuni di Capri e Anacapri hanno disposto, con due ordinanze, che dal 20 dicembre sull'isola si applichino le norme della fascia gialla e non quelle della zona arancione disposta per la Campania dal governatore De Luca. Pertanto i ristoranti potranno aprire e svolgere servizio ai tavoli fino alle 18. I sindaci ritengono che la particolare condizione dell'isola e i controlli agli imbarchi garantiscano a sufficienza la sicurezza senza bisogno di ulteriori restrizioni, e intendono adeguarsi alle disposizioni del ministero della Salute

Disposte dunque aree per l’esecuzione dei tamponi rapidi in tutte le sedi di arrivo come aeroporti e porti della regione

In Puglia, invece, regole anti-Covid al posto delle classiche musiche natalizie vengono trasmesse nella filodiffusione del Comune di Bari, nelle principali vie dello shopping del centro della città. Augurando "buone feste a tutti" la voce registrata dice che "per passare le feste in sicurezza, anche per le strade della città, ricordiamo di indossare sempre la mascherina, evitare assembramenti e mantenere la distanza interpersonale"

Dall'altoparlante si ricordano anche le ulteriori misure previste dall'ordinanza sindacale per i fine settimana di dicembre, relative al divieto di consumare bevande e alimenti per strada, nelle piazze e nei giardini a partire dalle 11