Alluvione Sardegna: 40 milioni di danni per Bitti. Aperta inchiesta per disastro colposo

Cronaca

A capo dell'indagine la procuratrice di Nuoro Patrizia Castaldini. Si continua a spalare fango e si procede ad una prima conta dei danni. Nel paese del Nuorese il nubigragio ha inghiottito intere vie del centro abitato e provocato tre vittime. Comune e Diocesi danno vita a raccolte fondi, gara di solidarietà tra i pastori sardi. Solinas: chiesta al governo via preferenziale per avere fondi

La procuratrice di Nuoro Patrizia Castaldini ha aperto un'inchiesta per disastro colposo sull'alluvione del 28 novembre a Bitti costata la vita a tre persone (IL VIDEO). Lo ha confermato ai giornalisti all'uscita dalla riunione del Centro operativo comunale (Coc), alla quale erano presenti il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi e il sindaco del paese Giuseppe Ciccolini. "Adesso si tratterà di capire le dinamiche di quello che è successo - ha detto la procuratrice - Lo capiremo grazie al sopralluogo e all'analisi dei vari punti che chiariranno i vari passaggi. Per il momento siamo ancora nella fase iniziale".

 

Danni per almeno 40 milioni di euro

Intanto si continua a spalare fango e si procede ad una prima conta dei danni provocati dal nubifragio. All'indomani della visita del capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli e del presidente della Regione Christian Solinas a Bitti, l'assessore comunale all'Ambiente Cristian Farina fa sapere che una prima stima dei danni è stata “quantificata in circa 40 milioni di euro, ma è ancora presto per essere precisi e la cifra potrebbe essere molto più alta". Una cifra, quella di 40 milioni di euro, che dovrebbe arrivare dalla Regione Sardegna, sotto forma di un emendamento al disegno di legge di assestamento di bilancio.

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Il Comune di Bitti: "Servono guanti, mascherine e disinfettante"

Ma per far fronte all’emergenza serve l’aiuto di tutti e sono diverse le iniziative di raccolta fondi e aiuti per la comunità di Bitti. L'amministrazione comunale invita le associazioni, i volontari e i semplici cittadini che in queste ore stanno donando o intendono donare beni di soccorso alla popolazione di far arrivare "prodotti utili e necessari". In particolare sono necessari: guanti, incerati, varechina, mascherine FFP2, disinfettanti per le mani. E poi rotoloni di tovaglie di carta, piatti, bicchieri e posate di plastica, carta da cucina, carta igienica, scope, palette e detersivi. "Non sono necessari giocattoli, pannolini, omogenizzati, merendine o alimenti particolarmente deperibili". E' inolte attiva la raccolta fondi con la campagna #TUTTIconBITTI. Chi intende inviare dei contributi economici può farlo attraverso l'IBAN IT84N0101585250000000011498, causale Alluvione 2020. Per maggiori informazioni si può  consultare il sito istituzionale.

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La raccolta fondi della Diocesi e l'iniziativa dei pastori sardi

Anche la Diocesi di Nuoro ha aperto una sottoscrizione di solidarietà per l'emergenza  assumendosi il compito di rendicontare settimanalmente tutte le entrate e informando sull'uso delle somme che verranno donate. Chi volesse partecipare alla sottoscrizione puo' farlo con un  proprio contributo utilizzando il seguente IBAN della Diocesi: IT 34 N 0200 817 3020 0000 4299 287, indicando la causale: Emergenza Bitti. Nel frattempo anche gli allevatori si stanno organizzando per una "paradura" (la riparazione), un antico gesto di solidarietà del mondo pastorale sardo che vede mobilitati tutti gli allevatori ogni qualvolta uno di loro è in difficoltà a causa di eventi eccezionali. Di norma si tratta di mettere a disposizione mangime, attrezzature e animali.

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Solinas: servono fondi per far ripartire Bitti 

Il presidente della Regione Christian Solinas, riferendo in Aula sulla situazione del territorio di Bitti e delle altre zone dell'Isola colpite dall'alluvione, ha dichiarato: "Oggi proponiamo un emendamento all'assestamento di bilancio che stanzia 40 milioni di euro per arrivare il più presto possibile a ripristinare la normalità". Quaranta milioni per "un ristoro immediato alle famiglie colpite, così da consentire di riutilizzare le abitazioni". "Abbiamo anche chiesto al governo una corsia preferenziale per questi interventi - ha detto - perché l'intera partita della mitigazione del dissesto idrogeologico soffre un rallentamento burocratico, c'è comunque piena collaborazione Stato-Regione, abbiamo dispiegato tutte le forze possibili in campo per ripristinare subito il sistema viario e sistemi reti di comunicazione". 

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Sono ore di intenso lavoro, ha continuato il governatore, e "tutto questo inoltre accade mentre è già in atto l'emergenza Covid-19, tanto che nell'evacuazione di alcune località abbiamo dovuto allestire palestre separate per chi si trovava in isolamento domiciliare per la positività al coronavirus". Il presidente ha poi ricordato che la Giunta ha già deliberato lo stato di emergenza e chiesto lo stato di calamità per le produzioni agricole danneggiate. Infine, richiamando la telefonata ricevuta dal presidente della Repubblica Mattarella, "credo sia importante in questo momento l'unità e la collaborazione delle istituzioni in questo momento". All'inizio dei lavori, su richiesta del presidente dell'Assemblea Michele Pais, l'Aula ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le tre vittime del maltempo.

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