Covid, Abruzzo verso zona rossa e lockdown: attesa l'ordinanza

Cronaca
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Il governatore Marsilio pronto a firmare un'ordinanza che dovrebbe prevedere nuove restrizioni. Possibili anche ulteriori limitazioni agli spostamenti e la chiusura dei negozi. Le nuove misure sono state indicate dal Cts regionale. Si discute sulle scuole

L'Abruzzo va verso il lockdown: attesa la firma del governatore Marsilio di un'ordinanza che dovrebbe prevedere, tra l'altro, la chiusura delle scuole - punto su cui si discute - e lo stop ai centri commerciali. Le nuove misure sono state indicate dal Cts regionale che si è riunito per valutare la situazione alla luce dei dati degli ultimi giorni e della crescente pressione negli ospedali. Il governatore dell'Abruzzo e gli assessori, lunedì 16 novembre, incontreranno le parti sociali, i sindacati, le categorie produttive e l'Anci per illustrare la situazione. Conclusa la fase di confronto, nel corso della giornata verrà predisposta l'ordinanza, che sarà condivisa con il governo. Le restrizioni dovrebbero entrare in vigore tra martedì e mercoledì, fino al 3 dicembre. Si ipotizzano anche la chiusura dei negozi e ulteriori limitazioni agli spostamenti dei cittadini (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - COSA CAMBIA DA UNA ZONA ALL'ALTRA: GIALLA - ARANCIONE - ROSSA).

Il tema delle scuole

Sono ancora in corso di discussione, comunque, i dettagli e la durata dei provvedimenti che saranno assunti nella Regione, che al momento è in fascia arancione. Si discute, in particolar modo, sulle scuole. "Si chiude dove serve. Il Dpcm del governo prevede in zona rossa che le scuole materne dell'infanzia fino alla prima media devono restare aperte e così deve essere; se ci sono zone dell'Abruzzo che hanno situazioni talmente emergenziali da non poter permettere neanche questo, si chiudano lì", afferma il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Lorenzo Sospiri. Il Cts regionale ritiene che si debba procedere ad una chiusura totale, andando quindi oltre rispetto a quanto previsto dal Dpcm del 3 novembre. E l'assessore regionale Guido Quintino Liris sottolinea: "Il Comitato tecnico scientifico regionale, a maggioranza, ritiene che oltre alle misure già previste dalla 'fascia rossa', si debba procedere anche a una chiusura totale dell'attività scolastica, per ogni ordine e grado. L'obiettivo della Regione è anticipare i tempi rispetto a scelte nazionali che oggi appaiono inevitabili".

Le richieste per la zona rossa

Sulla questione si è espresso anche con un post su Facebook il vicepresidente della giunta, Emanuele Imprudente: "A volte si deve fare anche ciò che non si vuole fare, perché è giusto ed opportuno. Nessuno può sfuggire alle responsabilità, questi non sono momenti per fare giochi politici e propagandistici ma sono momenti in cui prendere posizione e anticipare scelte L'Abruzzo deve essere zona rossa con chiusura scuole". Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, aveva già chiesto di istituire una 'zona rossa', "ma solo a patto che vengano previsti ristori per le attivita produttive costrette alla chiusura e ausilio per le famiglie i cui ragazzi devono seguire la didattica a distanza, seppur temporaneamente, a seguito delle disposizioni di chiusura segnalate dalle scuole e valutate dal dipartimento di Prevenzione".

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