Circa 100 persone persone sono finite in acqua dopo che ha ceduto il fondo del gommone su cui viaggiavano. L'Ong spagnola: "Questa tragedia dimostra come sia necessaria prima di tutto un'operazione congiunta in mare da parte dei governi dell'Unione europea e l'apertura di corridoi umanitari"
Nuovo naufragio di migranti oggi 11 novembre nell'area centrale del "mare nostrum". Un gommone con a bordo un centinaio di persone è stato inghiottito dalle onde. Nonostante il tentativo di soccorso di Open Arms, almeno sei persone hanno perso la vita, tra cui una bimba di sei mesi. "Avevamo chiesto per lei e per altri casi gravi un'evacuazione urgente, da effettuare tra breve, ma non ce l'ha fatta ad aspettare. Siamo addolorati", ha scritto in un tweet la Ong spagnola.
I migranti naufragati da almeno due giorni
In base a quanto è stato possibile ricostruire, i migranti sono finiti in acqua dopo che ha ceduto il fondo del natante su cui si trovavano, forse da due giorni. I volontari di Open Arms hanno operato con due Rhib, i gommoni di salvataggio utilizzati proprio per raggiungere il più velocemente possibile le imbarcazioni dei migranti in difficoltà ed effettuare i soccorsi in mare. In un video diffuso dall'Ong si vedono decine di migranti in mare, la maggior parte attaccati a quel che resta del gommone su cui viaggiavano e con indosso il giubbotto di salvataggio. Altri sono invece appoggiati a due grandi galleggianti di salvataggio lanciati in acqua dai soccorritori mentre alcuni, più isolati, distanti qualche decina di metri dai resti dell'imbarcazione.
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Riccardo Gatti: "Possiamo contare solo sui nostri mezzi"
Il presidente di Open Arms italia Riccardo Gatti in un video ha sottolineato che in questo momento la Ong sta operando "da sola". "Possiamo contare solo sui nostri mezzi, che sono due lance rapide e sei soccorritori: questo ennesimo naufragio dimostra come sia necessaria prima di tutto un'operazione congiunta in mare da parte dei governi dell'Unione europea e l'apertura di corridoi umanitari", ha aggiunto.
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Osservatorio sociale Forum tunisino: "Crisi economiche e sociali aumentano traversate"
La nuova tragedia arriva nel giorno in cui l'Osservatorio sociale del Forum tunisino per i diritti economici e sociali (Ftdes), ha pubblicato un rapporto secondo cui il numero di migranti privi di documenti che hanno raggiunto l'Italia nel mese di ottobre è aumentato del 180%, passando dai 381 di ottobre del 2019 a 1.328 di ottobre 2020. Anche le traversate intercettate dalle autorità sono passate dalle 14 di ottobre 2018 e le 47 di ottobre 2019 alle 157 di ottobre 2020. Il rapporto lega questo aumento all'aggravarsi delle crisi economiche, sociali e politiche. Oltre 11.212 migranti privi di documenti hanno raggiunto le coste italiane in 10 mesi (dal 1 gennaio al 31 ottobre 2020), 1.291 dei quali minori non accompagnati, oltre a 11.900 migranti arrestati dalle autorità tunisine in 999 operazioni di emigrazione intercettate. Sebbene in gran parte uomini (9.240), la presenza di donne è comunque da considerare (308), anche se la maggior parte di esse emigra per ragioni familiari o insieme alla famiglia