Covid, dalle mascherine alle sanzioni: le nuove regole per palestre e piscine
Sono arrivate le “Linee guida per l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere”, un documento emanato dal Dipartimento dello Sport e annunciato dal ministro per lo Sport e le Politiche giovanili, Vincenzo Spadafora. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui comportamenti da tenere per allenarsi in sicurezza
Mascherine, ingressi controllati, app di prenotazione e multe per i trasgressori. Ecco le misure previste per gli impianti sportivi nel nuovo protocollo attuativo delle “Linee guida per l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere”. Un documento emanato dal Dipartimento dello Sport e annunciato dal ministro per lo Sport e le Politiche giovanili, Vincenzo Spadafora
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Il documento ricorda anzitutto l’obbligo delle mascherine nelle strutture che dovrà essere garantito in base ad appositi controlli
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Sarà "obbligatorio verificare all'ingresso – spiega il protocollo - che fruitori dei servizi ed eventuali accompagnatori siano dotati di mascherina protettiva e, in caso negativo, vietare l'ingresso"
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Si dovrà “indossare la mascherina in qualsiasi momento all'interno della struttura, ad eccezione del momento in cui si svolge attività fisica sul posto”
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Come chiarisce il documento la mascherina dovrà essere indossata obbligatoriamente “anche durante l'allenamento se il cliente si sposta da una postazione di allenamento all'altra”
E naturalmente occorrerà “indossare sempre la mascherina nelle zone di accesso e transito”
Per evitare affollamenti, nel caso di bambini accompagnati, potrà essere presente “non più di un familiare”
Le strutture dovranno anche obbligatoriamente “rilevare la temperatura a tutti i frequentatori/soci/addetti/accompagnatori, giornalmente al momento dell'accesso, impedendo l'accesso in caso di temperatura superiore a 37 gradi e mezzo”
Così come è stato previsto per ristoranti e locali, anche i gestori di palestre, piscine e impianti dovranno “predisporre e rendere visibile all'entrata della struttura un apposito cartello contenente il numero massimo di presenze consentite all'interno delle varie strutture sportive”
Le strutture dovranno garantire un sistema di prenotazione per monitorare gli ingressi
Il protocollo specifica che si dovrà ricorrere a “soluzioni tecnologiche che consentano la possibilità di tracciare l'accesso alle strutture, per il tramite di applicativi web, o applicazioni per device mobili, di coloro che partecipano alle attività sportive proposte”
Tuttavia viene fatta una distinzione tra due tipi di strutture: quelle con una capienza inferiore a 50 persone contemporaneamente e quelle con una capienza maggiore
Le strutture più piccole che possono contenere meno di 50 persone “sono esentate dall'obbligo di utilizzo di soluzioni tecnologiche o applicativi web”
Resta comunque “l'obbligo di prenotazione della lezione in anticipo e registrazione su registro cartaceo, così come il divieto di assembramento in tutte le aree del sito sportivo”
“Al fine di evitare spostamenti inutili e assembramenti in attesa – continua il documento - si rende obbligatorio per ogni struttura individuare il numero massimo di ingressi e conseguentemente vietare l'ingresso di ulteriori clienti una volta raggiunto il numero massimo”
Le strutture con una capienza superiore a 50 persone dovranno invece obbligatoriamente “dotarsi di strumenti di prenotazione o di evidenza delle compresenze in struttura in qualsiasi momento per permettere ai fruitori di aggiornarsi in tempo reale sulla disponibilità di posti e alle autorità competenti di accertare il rispetto della regola”
Il protocollo fornisce anche gli elementi per determinare il numero massimo di persone che possono essere compresenti all’interno di una struttura
Si dovranno contare “12 metri quadrati per persona, considerando per il computo i metri quadrati (al chiuso) dell'intera struttura”
Si specifica inoltre che “nel computo delle compresenze va considerato anche il personale diretto o indiretto che vi presta servizio in quel momento”
Per attività e corsi di gruppo si dovranno invece considerare “5 mq per partecipante, prendendo in considerazione l'ampiezza dell'ambiente in cui l'attività viene svolta”
Nelle piscine natatorie “va garantito uno spazio minimo di 7 mq per persona presente. Per le piscine non ad uso natatorio valgono le norme regionali di riferimento e quelle contenute nell'allegato 9 al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre 2020"
Resta in ogni caso l’obbligo di distanza interpersonale minima di 1 metro e, durante l’attività fisica, “una distanza interpersonale minima adeguata all'intensità dell'esercizio, comunque non inferiore a 2 metri”
I gestori potranno inoltre “disporre il divieto di accesso alle docce, invitando utenti ed atleti a cambiare soltanto il costume bagnato o l'abbigliamento per l'allenamento, ad asciugare velocemente i capelli e a completare la vestizione nel più breve tempo possibile”
Sarà obbligatorio anche “mettere a disposizione almeno 1 dispenser di gel disinfettante ogni 300 metri quadrati considerando esclusivamente le aree in cui si svolge l'attività fisica e motoria” e “mettere a disposizione dispenser di gel disinfettante nelle zone di accesso e transito”
I gestori sono invitati a “organizzare corsi di formazione del personale, da parte di formatori sanitari e di RSPP (responsabili del servizio di prevenzione e protezione ndr), in grado di fornire le necessarie raccomandazioni d'uso e direttive di protezione, prevenzione e precauzione ai collaboratori e ai dipendenti”
Una specifica attenzione anche alla diffusione dell’app Immuni, che dovrà “essere promossa tra gli utenti ed i frequentanti dei propri centri sportivi” insieme a “tutte le misure volte alla prevenzione della diffusione del Covid-19”
Sono richieste specifiche misure per le piscine di ogni tipo, escluse quelle “ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale”
Dovranno essere previsti “percorsi divisi per l'ingresso e l'uscita” e l’accesso agli impianti "esclusivamente tramite prenotazione”
Anche in questo caso si dovranno “organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare il distanziamento di almeno 1 metro” e “dotare l'impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all'entrata, altresì prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, nell'area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l'igiene delle mani”
I gestori dovranno garantire “una regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature: sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.. Evitare l'uso promiscuo di oggetti e biancheria: l'utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l'occorrente”
La densità di affollamento in vasca dovrà essere calcolata “con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell'impianto”
In caso di mancato rispetto delle regole si potrà incorrere in sanzioni da 280 euro in misura ridotta che raddoppiano in caso di recidiva