Csm, Davigo fa ricorso al Tar contro la decadenza da consigliere decisa dal plenum

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L’ex pm, che fu nel pool di Mani Pulite, ha chiesto l'annullamento della delibera con la quale il Consiglio superiore della magistratura ha dichiarato il termine della carica a seguito del suo pensionamento dalla magistratura visti i 70 anni appena compiuti

Piercamillo Davigo ha presentato un ricorso al Tar del Lazio per chiedere l'annullamento della delibera con la quale il Csm, lo scorso 19 ottobre, ha dichiarato la sua decadenza dalla carica di consigliere a seguito del suo pensionamento dalla magistratura. Alla base della decisione del plenum, passata con 13 voti a favore, 6 contrari e 5 astensioni, c’è il fatto che l’ex pm di Mani Pulite ha appena compiuto 70 anni e quindi è costretto ad andare in pensione dalla magistratura. Davigo, che fu tra i protagonisti del pool Mani Pulite, ha chiesto al tribunale amministrativo anche di sospendere in prima istanza la delibera che ha diviso il plenum del Csm.

Carmelo Celentano eletto dal plenum al posto di Davigo

Intanto, alla quarta votazione, il consigliere di Unicost Carmelo Celentano, subentrato al Csm in seguito alla decadenza di Piercamillo Davigo, è stato eletto dal plenum di Palazzo dei Marescialli come componente effettivo della sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura nel posto lasciato 'vacante' dall’ex pm del pool di Mani Pulite. In particolare, alla quarta 'chiama', Celentano ha ottenuto 20 voti, due sono andati alla consigliera Loredana Micciché - che resta componente supplente della sezione disciplinare - e tre sono state le schede bianche.

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