Coronavirus Sardegna, a Buddusò ordinanza anticipa stretta governo: "Stop a feste private"

Cronaca
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Il sindaco del comune in provincia di Sassari, Giovanni Antonio Satta, ha imposto ai suoi cittadini severe misure per evitare la diffusione del contagio. No a ogni forma di assembramento, anche domestico, e ulteriori regole per la gestione della campagna elettorale. E ora altri primi cittadini sardi pensano a nuove misure

In Sardegna il comune di Buddusò (Sassari) anticipa la stretta del governo nazionale per contrastare la diffusione del coronavirus. Il sindaco Giovanni Antonio Satta ha emanato un’ordinanza contro tutte le forme di assembramento, anche domestico, e sull’obbligo della mascherina. “Aver dimenticato la lezione di marzo e aprile ci costerà tanto, tantissimo”, ha detto anche il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO).

Vietate le feste private

L’ordinanza del sindaco Satta vieta feste o incontri in ambito domiciliare, se non tra congiunti. Il 25 e il 26 ottobre in Sardegna andranno al voto 160 comuni, e arriva una stretta anche sulla campagna elettorale: consentita solo in luoghi adeguati per il rispetto delle norme contro la diffusione del virus. Ingressi anticipati anche in cimitero, con un massimo di 30 persone per volta. Norme che si aggiungono all’obbligo di mascherina in qualsiasi spazio al chiuso, fatta eccezione solo per la propria abitazione, ma anche nelle zone all’aperto dove non è possibile restare isolati. Per far rispettare la nuova ordinanza è inoltre prevista un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine.

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La preoccupazione di Emilio Deiana, Anci Sardegna

Ha espresso forte preoccupazione per una nuova ondata di coronavirus anche il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana: "Ci sono tre punti che vi invito, per la millemilesima volta, a considerare - ha scritto su Facebook - di Covid-19 ci si ammala, si contagia e si può morire e soffrire; col Covid-19 si può convivere utilizzando la mascherina, lavandosi spesso le mani, stando a distanza dalle altre persone, evitando di andare in luoghi affollati, scaricando e usarndo la App Immuni; i posti ospedalieri e quelli delle terapie intensive non sono infiniti". 

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Altri sindaci vogliono prendere nuove misure

E ora sono diversi i sindaci dell'isola che pensano a ulteriori restrizioni. Lo ha detto anche il primo cittadino di Samassi Enrico Pusceddu, che ha annunciato di voler tenere "una linea ferma e dura anche in questa seconda ondata di contagi". Di fronte ai 13 casi rilevati e "un numero elevato di tamponi già effettuati o da effettuare", il sindaco ha invitato i suoi concittadini a comportarsi "volontariamente" come fossero in pieno lockdown: "Evitate ogni tipo di assembramento, evitate i pranzi parentali, le feste tra amici, i compleanni tra bambini, i ritrovi in piazza con ragazze e ragazzi con mascherine abbassate. Evitate le uscite se non strettamente necessarie, evitate i ritrovi di gruppo al bar o in pizzerie e ristoranti. Salvaguardate i vostri nuclei familiari evitando per quanto possibile le visite a parenti e amici. Rinviate di qualche settimana le attività sociali e culturali".

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