Coronavirus Sardegna, il Tar sospende ordinanza sui test obbligatori per chi arriva

Cronaca

Il Tar della Sardegna ha accolto il ricorso del governo sospendendo l'ordinanza che imponeva test Covid obbligatori per chiunque arrivasse nell'Isola, a partire da lunedì 14 settembre. Solinas: "Governo utilizza due pesi e due misure"

Il Tar della Sardegna ha accolto il ricorso del governo sospendendo l'ordinanza del governatore Solinas che imponeva test Covid obbligatori per chiunque arrivasse nell'Isola, a partire da lunedì 14 settembre. Accolta la domanda cautelare di sospensiva, se ne discuterà il 7 ottobre. Resta in vigore l'obbligo delle mascherine H24 negli ambienti chiusi o aperti dove sia concreto il rischio di assembramento. Secondo il Tar sono fondate le ragioni del governo che ha impugnato le parti dell'ordinanza con cui si imponevano, di fatto, limitazioni alla libertà di circolazione sul territorio nazionale, limitazioni possibili solo con un Dpcm non con ordinanze regionali.

Solinas: "Governo utilizza due pesi e due misure"

 

Dura la reazione del governatore Solinas: "Se mai ci fosse bisogno di conferma che viviamo in un Paese dove il governo utilizza due pesi e due misure, questa vicenda è la rappresentazione plastica. Mentre in Sardegna si impugnano ordinanze adottate per tutelare salute pubblica, in altre parti del Paese si adottano ordinanze discriminatorie nei confronti dei sardi prevedendo test e quarantena per chi proviene dall'Isola, si adotta e si copia il passaporto sanitario proposto da noi. Ora mi aspetto dal governo che impugni anche quelle ordinanza". 

 

Tar non sospende misurazione della temperatura a scuola in Piemonte

E' stata respinta invece, dal Tar del Piemonte, la richiesta di sospensiva d'urgenza chiesta dal governo della delibera con cui il governatore Cirio impone alle scuole piemontesi di verificare la temperatura degli studenti all'inizio delle lezioni. La discussione nella causa il 14 ottobre.

Tamponi per il Covid-19 in modalità drive-in, presso il Santa Maria della Pietà dell'ASL Roma 1, Roma, 21 agosto 2020.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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