L'istituto superiore di Sanità, nel report del 4 settembre relativo al periodo 24-30 agosto, riporta un aumento dei casi in 13 Regioni e Province autonome rispetto alla scorsa settimana. "Transizione al momento in progressivo peggioramento", si legge nella nota
In Italia il numero di casi di Covid-19 diagnosticati è aumentato in 13 Regioni e Province autonome rispetto alla settimana precedente . È quanto emerge dal report settimanale Iss-ministero della Salute riferito al periodo 24-30 agosto. L'istituto superiore di Sanità segnala un "progressivo peggioramento" e una "trasmissione diffusa". Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 1.799 focolai attivi, di cui 649 nuovi. L'indice di trasmissione nazionale (Rt), calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13‐26 agosto 2020, è pari a 1.18 (95%CI:0.86 - 1.43) (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).
"Iniziale aumento ospedalizzazioni ma nessun segnale di sovraccarico"
"L'aumento - spiega l'Iss - non può essere attribuito unicamente a un aumento di casi importati da Stato estero". L'istituto evidenzia che in quasi tutte le Regioni e Province autonome "continua ad essere segnalato un numero elevato di nuovi casi e si osserva sostanzialmente un trend in aumento da diverse settimane". In ogni caso la situazione resta sotto controllo, e seppur con un iniziale aumento nel numero di ospedalizzazioni, in nessun territorio "sono stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali".
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"Aumento da cinque settimane"
Il monitoraggio, relativo al periodo 24-30 agosto e aggiornato al primo settembre, riporta un "aumento da cinque settimane consecutive" confermato anche con una crescita dei casi in questa settimana che farebbero pensare a "una trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale - si legge nel bollettino - che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all'estero". Da quanto riporta l'istituto superiore della Sanità, stiamo asistendo "alla successiva importazione di casi e a una ulteriore trasmissione locale (anche al rientro dopo periodi di vacanza)".
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"Attenzione agli affollamenti"
Nel bollettino si leggono anche raccomandazioni sulla necessità di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l'igiene individuale, l'uso delle mascherine e il distanziamento fisico. Per l'Iss è fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica. Si ribadisce inoltre la necessità di rispettare i provvedimenti di quarantena e le altre misure raccomandate dalla autorità sanitarie "sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell'autorità sanitaria". I cittadini sono poi invitati a prestare particolare attenzione al rischio di contrarre l'infezione in situazioni di affollamento in cui si osserva un mancato rispetto delle misure raccomandate e durante periodi di permanenza in Paesi o aree con una più alta circolazione virale.
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L'indice rt Regione per Regione
Sono quattro le regioni oltre l'1: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Toscana. Tutte le altre hanno un valore pari o inferiore: questo l'indice Rt, considerato per una media 14 giorni, secondo l'elaborazione contenuta nel monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute per la settimana dal 24 al 30 agosto. Nel dettaglio la mappa dell'indice di trasmissione del coronavirus Regione per Regione:
Abruzzo: 1.14
Basilicata: 0.02
Calabria:0.66
Campania: 1
Emilia Romagna: 0.97
Friuli Venezia Giulia: 1.18
Lazio: 0.76
Liguria: 0.92
Lombardia: 0.89
Marche: 0.78
Molise: 0.24
Provincia autonoma di Bolzano: 0.71
Piemonte: 0.9
Provincia autonoma di Trento: 0.78
Puglia: 1.08
Sardegna: 0.82
Sicilia: 0.82
Toscana: 1.05
Umbria: 0.92
Valle d'Aosta: 0.22
Veneto: 0.87