Maria Montessori, 150 anni fa nasceva la donna che ha rivoluzionato la pedagogia

Cronaca
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La neuropsichiatra marchigiana ha innovato la didattica con la sua teoria del "divertirsi imparando da sé" e dell'"aiutare i bambini a fare da soli". Nel mondo sono 65mila le scuole cosiddette "montessoriane" e attorno al suo modello si è creato un vero e proprio business di giochi e arredi pensati per i più piccoli

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Il 31 agosto 1870 nasce Maria Montessori. A centocinquanta anni dalla sua nascita, l'eredità didattica della neuropsichiatra infantile, ideatrice di uno dei sistemi educativi più noti al mondo, è più viva che mai. Dai giocattoli montessoriani alle linee di arredo dedicate, il messaggio del "divertirsi imparando da sé" è oggi diffuso in tutto il mondo.

 

LA SUA LEZIONE IN 15 FRASI

Chi era Maria Montessori

Maria Tecla Artemisia Montessori nasce a Chiaravalle, in provincia di Ancona, il 31 agosto 1870. Frequenta la "Regia scuola tecnica" e fin dai primi anni di studi mostra uno spiccato interesse per le materie scientifiche. Si laurea nel 1896 in medicina, con specializzazione in neuropsichiatria, dedicandosi alla ricerca. Ottiene la nomina di assistente presso la clinica psichiatrica dell'Università di Roma, in collaborazione con Giuseppe Ferruccio Montesano. In quel periodo si dedica al recupero di bambini con problemi psichici. Nel 1898 dà alla luce il figlio Mario, concepito con il collega Giuseppe Montesano, che partorisce di nascosto e affida aun'altra famiglia. L'abbandono del bambino insieme alla fine della relaione la segnano profondamente.

La Casa dei Bambini a Roma

Nel 1907 a San Lorenzo, quartiere popolare di Roma, Maria Montessori apre la prima Casa dei Bambini. Qui applica una nuova concezione di scuola d'infanzia, descritta nel volume "Il metodo della pedagogia scientifica". Il testo viene tradotto in tutto il mondo. Dal successo di questo esperimento nasce il movimento montessoriano. Nel 1913 si reca negli Stati Uniti dove viene definita "la donna più interessante d'Europa" dal New York Tribune.

Il metodo montessoriano

Nel 1924 ha origine la Scuola magistrale Montessori e l'Opera Nazionale Montessori. Nel 1926 la pedagoga organizza il primo corso di formazione nazionale, con lo scopo di preparare gli insegnanti ad utilizzare il suo metodo. E' un successo: alle lezioni partecipano 180 docenti provenienti da tutta Italia. Il metodo montessoriano prende le mosse dalla concezione di insegnamento impostata dalla sua ideatrice. Questo non prevede il gioco fine a se stesso ma attività mirate alla crescita dei bambini attraverso l’uso di materiali speciali, ideati dalla scienziata per docenti e scolari. L'obiettivo è "aiutare i bambini a fare da soli" e a "divertirsi imparando da sé". In un periodo storico in cui le scuole erano impostate su regole rigide, imposizioni, gerarchie, insegnamenti calati dall'alto e punizioni, il metodo montessoriano si proponeva come una vera e propria rivoluzione. Lo scopo è creare indipendenza nel bambino, rispettando il suo naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale, stimolando un maggiore senso di responsabilità e di consapevolezza verso le relazioni. Nelle scuole Montessori si utilizza l'insegnamento dell'Educazione Cosmica, secondo cui ogni cosa è collegata alle altre e ha il suo posto nell’universo. Il suo scopo primario è guidare il bambino verso l'amore per la vita, educandolo a sentirsi parte dell'universo e a trovare il proprio scopo nel mondo.

L'eredità didattica

Si stima che nel mondo ci siano circa 65 mila istituti e scuole Montessori. Solo negli Stati Uniti, dove il metodo è molto famoso, i centri dedicati sono 4.500. Nel Regno Unito sono 800, mentre in Germania sono oltre 1.100. Nei Paesi Bassi un terzo delle scuole pubbliche ha abbracciato la pedagogia montessoriana. In Italia, le scuole montessoriane non sono più di 200. Tra gli studenti che hanno seguito il metodo montessoriano, ci sono anche nomi illustri: Jeff Bezos, fondatore di Amazon; Larry Page e Sergey Brin, Co-fondatori di Google.com; Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia; l'ex premier Paolo Gentiloni; il giornalista Beppe Severgnini.

Il business dei giochi montessoriani

Come ha dichiarato all'Ansa l’Opera Nazionale Montessori (ONM), ente ufficiale di formazione e diffusione del metodo, non esistono giochi che possano vantare il maschio Montessori. Quando si parla di oggetti montessoriani ci si riferisce solo alle attività che si ispirano ai metodi della pedagoga. Tuttavia il metodo didattico della studiosa marchigiana ha dato origine a una vastissima serie di giocattoli ma anche libri e complementi di arredo che si ispirano alla sua pedagogia. 

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