
Discariche, cave e industrie nel panorama di una provincia che negli anni si è arricchita anche grazie al business dei rifiuti, con strascichi ambientali e sanitari per la popolazione. "I luoghi simbolo di questo paesaggio sono spesso camuffati dietro siepi ben curate e muri color pastello", ci ha raccontato il fotografo, intervistato per Lo Spunto fotografico.
Di Chiara Piotto

“‘La terra dei buchi’ è il nome con cui alcuni ambientalisti hanno ribattezzato la provincia di Brescia a causa della presenza di innumerevoli cave di ghiaia e sabbia. Queste cave hanno facilitato lo sviluppo economico del territorio, dando il via al business dei rifiuti”, ci racconta l’autore di questi scatti, Mattia Marzorati. In foto l'area estrattiva a Montichiari

“Negli anni '70 e '80 gli scarti di molte industrie sono stati abbandonati in questi enormi buchi. Quello delle discariche è diventato un pilastro portante dell'economia bresciana, e nel tempo sono arrivate le prime infiltrazioni mafiose”, continua il fotografo. In questa immagine, materiale non identificato sparso in un campo di grano a pochi metri dalla cava di Kalos, una discarica speciale di rifiuti, incluso l'amianto

“Le scelte politiche fatte nel tempo hanno fortemente compromesso il territorio e la salute di chi lo abita. Ad oggi si trovano siti radioattivi mai bonificati, amianto e diossine”, aggiunge Marzorati. Ritratti in foto Pierino Antonioli e sua moglie Franca: “Nel 2003, dopo alcuni test effettuati sul latte prodotto in azienda, tutte le mucche Pierino sono state sequestrate e uccise perché contaminate dal PCB prodotto dall'industria chimica Caffaro. Per lo stesso motivo, gli fu proibito di coltivare nei campi”

A luglio è arrivata l’autorizzazione dalla provincia di Brescia per una nuova discarica in località Fenil Nuovo, a Ghedi. “L'area occupata da questa nuova discarica, ex cava di sabbia e ghiaia, sarà di oltre 110 mila metri quadrati. I sindaci della zona si erano opposti al progetto ma l'autorizzazione a procedere è stata comunque approvata”, racconta Marzorati. In foto il distretto di San Polo, nella zona sud-est della città di Brescia, uno dei più contaminati

Ha iniziato a lavorare a questo progetto circa un anno fa: “Recentemente ho perso mio zio e mio padre per delle patologie tumorali possibilmente riconducibili all'inquinamento. Ho iniziato a cercare articoli, dati e a leggere i rapporti sulle eco-mafie nel Nord Italia scoprendo che Brescia detiene diversi record per quanto riguarda la contaminazione di suolo, acqua e aria”. In foto Stefania durante una sessione di bellezza gratuita: “Alcuni saloni di bellezza promuovono l'iniziativa di non far pagare le donne che combattono il cancro”

“Il sostegno di comitati, associazioni ed enti di varia natura è stato fondamentale per avere un quadro il più completo e aggiornato possibile”, continua il reporter. In foto, interno del castello di Bonoris, acquistato dal comune di Montichiari nel 1996 per un importo stimato di oltre 2 milioni di euro. Il settore dei rifiuti ha contribuito ad arricchire molti comuni della provincia

“Fotografare le cave, le discariche e le industrie è il primo passo per concretizzare visivamente il contesto in cui viviamo. I luoghi simbolo di questo paesaggio sono spesso camuffati dietro siepi ben curate e muri color pastello”, racconta Marzorati
Il profilo di Mattia Marzorati
“Gli altri protagonisti degli scatti non potevano che essere gli attivisti, che dedicano gran parte del loro tempo a combattere una guerra che li vede nei panni di Davide contro Golia, a fronte dell'indifferenza di buona parte dei loro concittadini”. In foto Carmine Piccolo, che ha perso la moglie per leucemia nel 2014. “Da allora ha attraversato luoghi inquinati per sensibilizzare sui rischi ambientali; è uno dei fondatori del comitato di sanità pubblica di Basta Veleni”

“Non mi illudo che un lavoro fotografico possa cambiare dinamiche così difficili da sradicare. Le vittorie fino ad oggi sono state ottenute dalla cittadinanza attiva, che per anni ha combattuto al massimo delle proprie possibilità contro ogni pronostico. Sono convinto però che l'attenzione mediatica possa sensibilizzare chi ancora non ha preso una posizione netta e necessaria”. In foto Alfa Acciai, uno dei più importanti centri di produzione dell'acciaio in Europa

Membri del collettivo "Essere Animali" registrano un video prima di un'azione di protesta all'interno di un allevamento intensivo. La Lombardia, e in particolare la provincia di Brescia, detengono il record nazionale per il numero di allevamenti intensivi

Mattia Marzorati è un fotografo nato a Cantù nel 1992. Dopo aver studiato fotografia a Granada ha iniziato a realizzare reportage in Italia e all'estero; collabora con testate italiane e internazionali. In foto una vista aerea della discarica di Cava Verde e delle cave, attualmente vuote, che la circondano. L'estensione della discarica è iniziata nel 2019 nonostante l'opposizione dei cittadini
Il profilo di Mattia Marzorati
Lo Spunto Fotografico è la rubrica settimanale curata da Chiara Piotto su Sky tg24 che unisce fotografia e informazione. Ogni sabato selezioniamo un progetto legato a temi di attualità e intervistiamo l’autore. #LoSpuntoFotografico è anche su Instagram, con stories dedicate ogni sabato mattina. Le trovate in evidenza sull’account @skytg24
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