Celebre nel mondo dell'alpinismo nazionale e internazionale, Giuliano Stenghel detto Sten, è rimasto vittima di una caduta mentre stava scalando una parete sull'Isola sarda
È Giuliano Stenghel, famoso alpinista di Rovereto che in Gallura era di casa (foto presa dal profilo Facebook) l'uomo deceduto oggi a Tavolara, precipitato mentre si arrampicava su una delle parti più alte della scogliera dell'isola che si trova sul versante nord-orientale della costa sarda. Sten, come lo chiamavano gli amici, era Istruttore nazionale d'alpinismo dal 1978, ma anche istruttore emerito del Cai e socio accademico del Gism. Amante delle montagne e delle grandi salite in roccia, era considerato un acrobata delle ascensioni. Nel mondo alpinistico era conosciuto come il "maestro del friabile" per la capacità di muoversi su rocce difficili ed estremamente friabili anche con poche protezioni.
Stenghel, 67 anni di Villa Lagarina (Trento), è scivolato durante un'arrampicata lungo la parete sud dell'isola. Dopo la segnalazione dei sub, la capitaneria di porto ha dirottamento in zona le motovedette CP 894 e CP 608, presenti nell'Area Marina Protetta dell'isola di Tavolara nell'ambito dell'Operazione 'Mare Sicuro. Il corpo è stato individuato nei pressi di Punta La Mandria, recuperato
dagli uomini della guardia costiera e trasportato a Olbia. Il decesso è stato causato da politrauma con rottura della scatola cranica. Stenghel è stato identificato dai familiari grazie ad alcuni effetti personali rinvenuti sul corpo. Secondo i primi accertamenti sembra che l'uomo stesse cercando di
risalire la vetta di Punta Cannone quando, per cause ancora da accertare, ha perso la presa ed è precipitato in mare.