
L’imprenditrice aveva 97 anni. I funerali si svolgeranno in forma privata. A partire dagli anni ’60 gestì la proprietà del Corriere della Sera, responsabile della linea e dei bilanci, segnando la “virata a sinistra” del quotidiano. Nel 2003 venne insignita del titolo di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Il Cda del Fai in una nota: "Lo stile e l'entusiasmo infuso in qualsiasi cosa facesse indicano senza incertezze la strada che il Fai è chiamato a seguire per il bene del Paese"

È morta a 97 anni Giulia Maria Crespi, fondatrice e presidente onoraria del Fai (Fondo Ambiente Italiano). Nel comunicare la scomparsa, il Consiglio di amministrazione, il Comitato dei Garanti, la struttura operativa e le delegazioni del Fai "con unanime riconoscenza" dedicano a Crespi "il più commosso tributo"
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"La chiarezza del suo insegnamento, il solco tracciato, lo stile e l'entusiasmo infuso in qualsiasi cosa facesse - si legge in una nota - indicano senza incertezze la strada che il Fai è chiamato a seguire per il bene del Paese, fissata nella missione che lei stessa contribuì a definire". (Nella foto Giulia Maria Crespi, a sinistra, con Inge Feltrinelli)
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I funerali - annuncia il Fai - si svolgeranno in forma strettamente privata

Nata a Merate nel 1923, era discendente della famiglia di cotonieri lombardi, cugini dei proprietari della fabbrica di Crespi d'Adda

Ebbe un’educazione privata, durante la quale imparò il tedesco, il francese e l’inglese

A partire dalla metà degli anni Sessanta, dopo la morte degli zii Mario e Vittorio Crespi, gestì la proprietà del Corriere della Sera, responsabile della linea e dei bilanci

Durante la gestione di Giulia Maria Crespi, nel 1972 il direttore Giovanni Spadolini venne sostituito da Piero Ottone e l’anno successivo vide l’allontanamento di Indro Montanelli, in quell che viene ricordata come una “virata a sinistra” del quotidiano

Nel 1973, a causa degli ingenti passivi di bilancio del Corriere, la Crespi cedette quote della proprietà a Gianni Agnelli e Angelo Moratti

Uscì in seguito dal Cda del Corriere della Sera nel 1974

Poi l'impegno con Italia Nostra e nell'ambientalismo. Nel 1975 diede vita al Fondo per l'ambiente italiano, del quale era presidente onoraria, con Renato Bazzoni, segretario generale fino al 1996

Crespi era anche proprietaria di un'azienda agricolaa Bereguardo, situata nel Parco naturale del Ticino,nel Pavese, che ha condotto dal 1974 insieme al figlio

Crespi è stata fino all'ultimo l'anima ispiratrice del Fai pur essendo stata affiancata, prima come presidente fino al 2009 e poi come presidente onoraria, da figure divenute fondamentali nello sviluppo della Fondazione (Marco Magnifico oggi vicepresidente esecutivo, Ilaria Borletti Buitoni presidente dal 2010 al 2013, Angelo Maramai direttore generale dal 2009 e Andrea Carandini, presidente dal 2013)

Nel 2003 venne insignita del titolo di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana

È stata poi sposata dal 2 giugno 1965 con l'architetto Guglielmo Mozzoni

La frase che amava ripetere era: "Chi ha avuto molto, deve dare molto". Pur essendo di "carattere forte e imperativo", Giulia Maria Crespi - spiega il Fai - ha sempre "fortissimamente creduto nel lavoro di squadra come unica possibilità per ottenere risultati seri e duraturi"

"Una creatività inesauribile, una riluttanza per i compromessi, una passione per il dialogo, una singolare unità di ideali e concretezza, una noncuranza per le difficoltà - tanto più stimolanti quanto ardue - e una mai incrinata perseveranza - sottolinea il Fai - ne hanno fatto una figura impegnativa per chiunque avesse a che fare con lei, ma al tempo stesso un esempio inimitabile e senza sfumature di ideali civici e di passione per la vita, per la cultura e per l'ambiente"

"La cura e la salute della Terra come fondamento per la salute dell'Uomo, lo strenuo impegno per un’agricoltura senza veleni, insegnata e praticata nella sua grande azienda agricola della Zelata sulle rive del Ticino e la passione per la tutela dell'Ambiente, inteso nel suo inscindibile legame con la Storia - dice ancora il Fai - sono stati i temi che, insieme alla grande attenzione per il mondo della scuola, hanno guidato la sua attività, come sempre instancabile e generosa, nell'ultimo decennio della sua vita"

"Con tristezza apprendo della scomparsa di Giulia Maria Crespi, una grande donna italiana che ha dedicato la propria vita all'impegno civile e al volontariato fondando nel 1975 il Fondo ambiente italiano. Grazie alla sua intuizione, anno dopo anno, migliaia di italiani si sono impegnati con energia e competenza a difesa del paesaggio e del patrimonio storico-artistico", ha detto il ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini

"In questa triste giornata, nello stringermi ai familiari e ai tanti amici del Fai - aggiunge Franceschini in una nota - voglio esprimerle un sincero e commosso ringraziamento per aver portato anche nel nostro Paese un modello di partecipazione che ha mostrato negli anni come pubblico e privato, insieme, possono collaborare ed essere alleati, nello spirito costituzionale, per la valorizzazione e tutela del patrimonio culturale"








