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Lombardia, il cognato di Fontana indagato per il caso camici

Cronaca

Il titolare della società Dama srl finisce dentro l'inchiesta sulla fornitura di materiale sanitario durante l'emergenza Covid. L'ipotesi di reato è turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente

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Andrea Dini, il titolare della società Dama srl e cognato del governatore Attilio Fontana, e Filippo Bongiovanni, dg della società Aria, la centrale di acquisti regionale, risultano indagati dalla procura di Milano per il reato di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente nell'inchiesta con al centro la fornitura di camici e altro materiale per 513 mila euro durante l'emergenza Covid. Lo ha appreso l'ANSA. Inoltre i pm hanno sentito come testimoni l'assessore Raffaele Cattaneo e Francesco Ferri presidente di Aria.

Acquisita la documentazione in Regione

Nella giornata dell'8 luglio, i militari del Nucleo Speciale di Polizia valutaria, su delega della procura, si sono recati in Regione Lombardia per acquisire la documentazione relativa ai contratti di fornitura di camici nel pieno dell'emergenza Covid da parte della Dama spa, società di cui anche la moglie del governatore lombardo Attilio Fontana detiene una quota. Con la visita della Gdf negli uffici regionali prende concretamente il via l'indagine per turbativa d'asta a carico di ignoti coordinata dai pm Luigi Furno e Paolo Filippini e dall'aggiunto Maurizio Romanelli.

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