
Coronavirus, misure igieniche sempre meno rispettate: dalle mascherine al lavaggio mani
Dai dispostivi per la protezione di naso e bocca utilizzate in maniera scorretta al lavaggio delle mani meno frequente. Il rispetto delle buone abitudini per evitare la diffusione del contagio pare essersi allentato, in molti casi, dalla fine del lockdown. Ma il ministero della Salute continua a suggerire le stesse raccomandazioni fornite dall'inizio dell'epidemia

Lavarsi spesso e bene le mani, evitare strette di mano, baci e abbracci, rispettare il distanziamento interpersonale, utilizzare le mascherine in luoghi affollati. Sono le principali regole igieniche, che a prescindere da quanto stabilito dai vari decreti durante l'emergenza coronavirus, sono state raccomandate in Italia e in generale in tutto il mondo. Col calo dei contagi, però, sono tanti coloro che iniziano a disattendere queste norme utili a non diffondere il virus
Coronavirus, gli aggiornamenti live
Sembrano lontani i giorni in cui era diventata un'impresa trovare le mascherine e i gel igienizzanti nelle farmacie o in qualsiasi altro negozio
Lo speciale sul coronavirus
Tuttora sul sito del ministero della Salute è raccomandato il lavaggio delle mani con frequenza e soprattutto in alcune situazioni: prima di toccarsi occhi, naso, bocca, prima di mangiare, dopo aver frequentato luoghi pubblici, dopo aver toccato altre persone e in generale al rientro in casa
Dal primo caso alla pandemia, le tappe del contagio
Il ministero della Salute già prima del lockdown ha raccomandato di mettere a disposizione in tutti i luoghi pubblici e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani
I dati del contagio in Italia
Sono tuttora sconsigliati abbracci, baci e strette di mano

Anche se sono sono sempre meno coloro che si salutano soltanto con un cenno o semplicemente toccandosi i gomiti. Una scena che invece si vedeva molto più spesso durante i giorni più neri della pandemia

Il distanziamento interpersonale è, in generale, rispettato nei luoghi di transito come aeroporti, stazioni ferroviarie

Ma dalla fine del lockdown sono diversi i casi di assembramenti che hanno fatto discutere, come le piazze piene di gente nei primi giorni di movida dopo il via libera

Anche sulle spiagge si sono verificate situazioni in cui le distanze fra un bagnante e l'altro non erano esattamente quelle raccomandate

Parecchie polemiche sono state generate anche dalle manifestazioni immediatamente successive alla fine delle restrizioni

Anche per quanto riguarda le mascherine, in tanti sembrano aver abbassato la guardia, utilizzando in maniera scorretto il dispositivo di protezione individuale

Anche l'abitudine di togliere le scarpe prima di rientrare in casa sembra essere un po' scemata. A tal proposito sul sito del ministero della Salute si legge: "E' possibile che il virus sia presente sulla suola e possa essere portato in casa. Tuttavia, il pavimento non è una delle superfici che normalmente tocchiamo, quindi il rischio è trascurabile. In presenza di bambini si può mantenere un atteggiamento prudente nel rispetto delle normali norme igieniche, togliendosi le scarpe all’ingresso in casa"

Anche sui treni non sempre è possibile trovare il kit con il poggiatesta usa e getta raccomandato per evitare la trasmissione del virus

Per quanto riguarda la spesa, il ministero della Salute spiega che "allo stato attuale non vi sono informazioni sulla sopravvivenza del virus sulla superficie degli alimenti", ma consiglia sempre che "sia rispettata l’igiene delle mani, che consiste nel lavaggio accurato con acqua e sapone per almeno 20 secondi, e in caso di tosse o starnuti si usi un fazzoletto usa e getta per coprire le vie respiratorie e poi si lavino subito le mani prima di toccare il pane o le verdure"

Tra le raccomandazioni del ministero della Salute c'è anche quella di coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce, quando non si ha a disposizione un fazzoletto