Ricoverato al Policlinico di Milano per Coronavirus, era stato dimesso da una decina di giorni. Le sue condizioni si sarebbero però aggravate. Milanese, era laureato in Filosofia e in Matematica. Conte: "Italia perde grande pensatore, mai banale"
È morto a Milano, all’età di 75 anni, il filosofo Giulio Giorello. Da quanto si è appreso, era stato ricoverato per Coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA) circa un mese fa, al Policlinico, ed era stato dimesso da una decina di giorni. La sua situazione, però, era poi peggiorata. Tre giorni fa, il matrimonio con la sua compagna Roberta Pelachin. "Giulio Giorello è deceduto. Filosofo raffinato, epistemologo, grande appassionato delle questioni riguardanti il 'metodo' della scienza. Ha riflettuto intensamente anche su etica, politica, religione. L'Italia perde un grande pensatore, mai banale. Ci restano le sue dense pagine", ha scritto in un tweet il premier Giuseppe Conte.
Chi era Giulio Giorello, il filosofo matematico
Giorello era nato nel capoluogo lombardo il 14 maggio del 1945. Si era laureato in Filosofia nel 1968 e poi in Matematica nel 1971. Era allievo di Ludovico Geymonat, di cui è stato il successore nella cattedra di Filosofia della Scienza all'Università Statale di Milano.
Dalla filosofia alla scienza, dall'etica alla politica
Dalle prime ricerche in filosofia e storia della matematica, i suoi interessi si erano poi ampliati verso le tematiche del cambiamento scientifico e delle relazioni tra scienza, etica e politica. Aveva curato, tra l'altro, una nuova edizione dell'Areopagitica di John Milton (Roma-Bari 1987) e, insieme a Marco Mondadori, del saggio Sulla libertà di John Stuart Mill (Milano 1981 e 1991), avviando una rinascita teorico politica degli studi sul pensatore inglese. Aveva poi approfondito le sue ricerche nel campo dell'epistemologia e della storia della scienza, offrendo un grande contributo alla diffusione della filosofia analitica in Italia. Giorello, inoltre, aveva svolto interessanti speculazioni sui rapporti tra etica, scienza e politica, facendosi promotore di un liberalismo laico del pensiero.
Le opere più famose di Giorello
Tra le sue numerose pubblicazioni si trovano anche Saggi di storia della matematica (1974); Il pensiero matematico e l'infinito (1982); Lo spettro e il libertino. Teologia, matematica e libero pensiero (1985); Le ragioni della scienza (con L. Geymonat, 1986) Filosofia della scienza (1992); La filosofia della scienza nel XX secolo (con D. Gillies, 1994); Di nessuna chiesa. La libertà del laico (2005). E ancora: Dove fede e ragione si incontrano?(2006); La scienza tra le nuvole. Da Pippo Newton a Mr. Fantastic (con P.L. Gaspa, 2007). Ha poi diretto, presso l'editore Raffaello Cortina, la collana Scienza e idee e ha collaborato come elzevirista alle pagine culturali del Corriere della Sera. È stato ance Presidente della Silfs (Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza). Fra le sue opere più recenti: Lo scimmione intelligente (2008), Il tradimento (2012) e La matematica della natura (2016).
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