
Coronavirus, riaprono gli scavi di Pompei tra termoscanner e turisti con mascherine. FOTO
La città sepolta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C riapre ai visitatori senza i grandi gruppi a cui il sito era abituato: si entra in massimo 40 persone ogni 15 minuti. Per le prime due settimane biglietto ridotto a 5 euro. Il direttore generale della Soprintendenza, Massimo Osanna: "In questo momento è ancora più bella, ha un fascino metafisico"

Con il termoscanner all'ingresso, visitatori con la mascherina e un percorso studiato per evitare assembramenti, riaprono gli scavi di Pompei dopo quasi tre mesi di chiusura. Biglietto d'ingresso ridotto a 5 euro per le prossime due settimane
Frecce Tricolori, il passaggio su Genova, Firenze, Perugia e L'Aquila. FOTO
Assenti i grandi gruppi di visitatori a cui Pompei è abituata, visto il divieto di assembramenti disposto dalle norme governative
Riaperte le palestre in quasi tutta Italia. FOTO
Il turista viene guidato da frecce che indicano i percorsi da esplorare. L'itinerario è studiato per evitare che i visitatori si accalchino, ma si potrà passeggiare tra domus, strade, affreschi, mosaici, colonne, monumenti e giardini
La riapertura di Venezia. FOTO
Al momento si entra a gruppi di massimo 40 per volta, a 15 minuti di distanza
Lo speciale coronavirus
Dal 9 giugno si tornerà al biglietto d'ingresso a 16 euro. Gli itinerari saranno raddoppiati, e anche gli ingressi e tutte le uscite riaperte

"Non riavremo gli oltre 4 milioni di visitatori che abbiamo registrato lo scorso anno", afferma Massimo Osanna, direttore generale della Soprintendenza archeologica di Pompei. "Speriamo di arrivare a 2 milioni, ma ci riterremo soddisfatti anche con 1 milione e mezzo di ingressi al sito"

"Ora, però, invito tutti a girare per il sito", continua Osanna, "perché in questo momento Pompei è ancora più bella: ha qualcosa di metafisico per chi la attraversa con le strade vuote''

























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