Il primo report del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità per il controllo della Fase 2 classifica il rischio seguendo parametri come la probabilità di aumento di trasmissione e di impatto sui servizi assistenziali. Quasi tutte le regioni italiane hanno una classificazione “bassa”. Tre le regioni con valutazione moderata (livello 3): Molise, Lombardia e Umbria
Lombardia, Umbria e Molise. Sono queste le tre Regioni monitorate con più attenzione dal primo report redatto da ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità per il controllo della Fase 2 dell'emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE). In base alla classificazione del rischio, valutata seguendo parametri come la probabilità di aumento di trasmissione e di impatto sui servizi assistenziali, in 18 Regioni la classificazione è bassa (livello 2), ossia "bassa probabilità di aumento di trasmissione ed un basso impatto sui servizi assistenziali". Di queste, 10 Regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana) con incidenza settimanale bassa e intermedia-bassa in cui il lockdown ha impedito il diffondersi dell'infezione.
Attenzione su Lombardia Umbria e Molise
In 8 Regioni invece si registra incidenza alta e intermedia-alta con una situazione complessa ma controllata (Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Trento, Val d'Aosta e Veneto). In 6 di queste Regioni si segnala una situazione epidemiologica in evoluzione e fluida per la presenza di focolai di trasmissione da monitorare con attenzione: si tratta di Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia e Toscana". Poi invece ci sono le tre regioni con classificazione moderata (livello 3): Molise, Lombardia e Umbria.
La situazione in Molise
In Molise, si legge nel report, la classificazione settimanale è passata da bassa a moderata (probabilità moderata/alta di aumento di trasmissione ed un basso impatto sui servizi assistenziali) dovuto ad un nuovo focolaio di trasmissione attualmente in fase di controllo che ha prodotto un aumento nel numero di casi nella scorsa settimana. Questo si potrà riflettere in un aumento nella stima di Rt nelle prossime settimane.
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La situazione in Umbria
In Umbria, la classificazione settimanale è passata da bassa a moderata (probabilità moderata/alta di aumento di trasmissione ed un basso impatto sui servizi assistenziali) per un aumento nel numero di casi ed un Rt superiore a 1 seppur in un contesto ancora con una ridotta numerosità di casi segnalati e che pertanto non desta una particolare allerta.
La situazione in Lombardia
Infine in Lombardia, la classificazione settimanale è moderata (bassa probabilità di aumento di trasmissione ed un moderato/alto impatto sui servizi assistenziali) ma si assiste ad una riduzione dei segnali di sovraccarico dei servizi sanitari. In questa Regione rimane elevato il numero di nuovi casi segnalati ogni settimana seppur in diminuzione.