Coronavirus Liguria, Toti: "Valutiamo spiagge libere a pagamento"

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Il contributo sarebbe di 50 centesimi per le spese per i controlli, realizzati da "cooperative di giovani". Ma si valutano anche altre opzioni, tra cui la presenza di steward. Il governatore sugli spostamenti tra regioni: "Probabili da 1 giugno"

Per gestire gli accessi alle spiagge libere in Liguria durante l'epidemia di coronavirus, la Regione sta valutando tre ipotesi, e tra queste c'è anche l'opzione di stabilire un costo di 50 centesimi ad accesso per le spese di controllo. Lo ha detto a Radio Capital il presidente della Regione, Giovanni Toti, spiegando che le altre due opzioni sono "la presenza di steward" e la possibilità che "alcuni Comuni" decidano "di lasciare le spiagge totalmente pubbliche e controllarle con i vigili urbani" (CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA) .

"Costo di 50 centesimi per spese di controllo"

L'ipotesi di un contributo per accedere alle spiagge libere, ha spiegato Toti, prevederebbe "l'affidamento a cooperative di giovani garantendo la fruizione a un costo di 50 centesimi per contribuire alle spese di controllo". Il governatore ha ribadito comunque che non è ancora stata presa una decisione definitiva. "Ci può essere un controllo pubblico, stabilito che uno steward non può applicare la legge, può al massimo consigliare e dissuadere, ma non è un pubblico ufficiale che può chiudere una spiaggia", ha sottolineato.

Toti: con 5 metri di distanza da soli in spiagge liguri

Poi, commentando il documento tecnico per gli stabilimenti balneari diffuso dall'Inail in collaborazione con l'Istituto superiore di Sanità (Iss) per prevenire il contagio da Covid-19, Toti ha ironizzato: con gli ombrelloni a cinque metri di distanza "ci saranno spiagge qui dove qualcuno si ritroverà da solo, perché in Liguria quattro metri per sei è la grandezza di una spiaggia talvolta. Scherzo...". "Mi sembrano molto ampie... - ha detto commentando le misure di distanziamento sociale previste in spiaggia - Certo che dovremo avere delle regole, certo che non potremo avere gli ombrelloni ammassati, ma sei metri per quattro di distanziamento tra ombrellone e ombrellone...".

"Spostamenti tra regioni probabili dall'1 giugno"

Mentre sugli spostamenti tra regioni, il governatore a Radio 24 ha chiarito: “Il ministro Boccia ci ha detto 'prendiamoci ancora una settimana prima di cominciare una valutazione', certamente non riaprirà il 18 maggio, forse il 25 maggio, più probabile il primo giugno". 

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