Le vittime sono tutte a Chiaravalle Centrale (Catanzaro). 70 gli anziani contagiati. 50 casi anche a Torano Castello (Cosenza). In entrambe le strutture si sono registrate positività sia tra gli ospiti sia tra gli operatori. Sequestrata casa di cura a Reggio Calabria
Sono state avviate due indagini in Calabria sulle case di cura e Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) diventate "focolai" di coronavirus. Nel mirino della magistratura, in particolare, sono finite la "Domus Aurea" di Chiaravalle Centrale (Catanzaro) e "Villa Torano" di Torano Castello (Cosenza): in entrambe le strutture si sono registrate positività al Covid-19 sia tra gli ospiti sia tra gli operatori. Mentre sempre in Calabria, questa mattina, è stata sequestrata una casa di cura a Reggio Calabria e denunciato il legale rappresentante per irregolarità nell'assistenza degli anziani e per mancanza delle necessarie autorizzazioni (GLI AGGIORNAMENTI - I NUMERI ITALIANI: GRAFICHE - LE IPOTESI PER LA FASE DUE - LA APP "IMMUNI").
Il contagio di massa nella Rsa di Chiaravalle
Sulla Rsa di Chiaravalle Centrale, nella quale sono stati segnalati oltre 70 casi di contagio e 22 vittime tra gli anziani degenti, ha aperto un'inchiesta la Procura di Catanzaro, che ha incaricato il Nas dei carabinieri di acquisire le cartelle cliniche degli ospiti della casa di cura ma anche documenti amministrativi. L'obiettivo della magistratura catanzarese è quello di accertare le cause del contagio di massa che si è propagato nella Rsa ma anche le eventuali omissioni, da parte dei vari soggetti competenti, nei protocolli e nelle procedure stabilite sia per la gestione dell'emergenza epidemiologia sia per la gestione e per il trasferimento dei pazienti e degli operatori risultati positivi al coronavirus. Trasferimento caratterizzato da molte critiche e dalle proteste di alcuni sindaci del comprensorio, multati dalle forze dell'ordine per aver violato le disposizioni restrittive in occasione di un sit-in organizzato dal primo cittadino chiaravallese, Domenico Donato, per sollecitare lo sgombero della Rsa. Sotto la lente degli inquirenti ci sarebbe anche la documentazione relativa all’accreditamento della Rsa con il servizio sanitario regionale.
Il caso di Torano Castello
Dinamiche simili si stanno inoltre riscontrando nella Rsa “Villa Torano" di Torano Castello, nella quale si sono registrati oltre 50 contagi, anche se ancora manca un dato definitivo essendo in corso le ulteriori verifiche alla luce della ripetizione dei tamponi disposta dall'Asp di Cosenza dopo aver accertato l'irregolare procedura seguita nelle prime analisi. Anche su "Villa Torano" si è già mossa la magistratura, con la Procura di Cosenza che ha aperto un'indagine, disponendo una serie di ispezioni dei Nas dei carabinieri, che hanno acquisito tutta la documentazione necessaria e utile ai fini di un'indagine che punta ad accertare le cause del contagio e le eventuali omissioni, da parte dei vari soggetti competenti, nella gestione dell'emergenza e dell'intera situazione. Al momento, non risultato ufficialmente iscrizioni sul registro degli indagati da parte della Procura cosentina.
Sequestrata casa di cura a Reggio Calabria
La vicenda del sequestro della casa di cura a Reggio Calabria, invece, non è direttamente legata all’emergenza coronavirus: i carabinieri durante i controlli hanno comunque riscontrato gravi carenze strutturali e organizzative, a cominciare dal mancato rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, tali da costituire un potenziale pericolo per le persone che vi soggiornavano. Il decreto di sequestro preventivo è stato disposto - si legge in una nota sul sito del ministero della Salute - perché la struttura era "priva dei prescritti requisiti funzionali e tecnico-organizzativi". L'amministratore della società che gestisce la struttura è stato deferito all'Autorità giudiziaria e risponderà del reato di abbandono di persone incapaci. Il valore della struttura chiusa ammonta a circa 2 milioni di euro. I 30 anziani ospiti, tutti non autosufficienti e risultati negativi al Covid-19 in seguito all'esame mediante tampone, saranno trasferiti in altre strutture idonee.
Si chiede la sospensione di altre 5 strutture
I carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità (Nas) e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito inoltre ispezioni all'interno di Residenze Sanitarie Assistite (Rsa), Case di Risposo - Comunità Alloggio e Case famiglia, a Reggio Calabria e in Provincia. I militari dell'Arma hanno proposto la sospensione di cinque strutture sprovviste della documentazione prevista e non censite dalle autorità amministrative, nonché diffidato 13 analoghe attività al ripristino dei requisiti "strutturali organizzativi e funzionali".
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