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Scuola, in arrivo i bandi per il concorso: ci sarebbero circa 80mila interessati

Cronaca

Dovrebbero uscire a breve: sono poco meno di 50 mila i posti complessivi, dei quali poco meno della metà sono riservati al concorso straordinario per chi da almeno tre anni lavora nelle scuole. I sindacati insorgono: “Concorso doveva essere solo per titoli e anzianità”

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I bandi per i concorsi per la scuola dovrebbero uscire a breve, forse anche la prossima settimana, e solo per il concorso straordinario sono attese, secondo alcune stime, circa 80 mila domande di aspiranti professori titolari di cattedra (AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS - LO SPECIALE). Sono poco meno di 50mila i posti complessivi previsti con i concorsi, dei quali poco meno della metà sono riservati al concorso straordinario per chi da almeno tre anni lavora nelle scuole. Le date della presentazione delle domande dovrebbero andare dal 15 giugno al 31 luglio per il concorso ordinario infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado. Per quanto riguarda invece il concorso straordinario per la secondaria e la procedura abilitante, le domande si potranno presentare dal 28 maggio al 3 luglio. I sindacati, però, insorgono, giudicando deludente l'incontro convocato oggi dal Dipartimento Istruzione del Ministero per l'informativa alle organizzazioni sindacali sui bandi di concorso (LO SPECIALE SCUOLA DI SKY TG24).

Le proteste dei sindacati

Sulla modalità di svolgimento dei concorsi, in particolare, è guerra aperta tra il ministero dell’Istruzione, i sindacati e anche dentro la maggioranza. Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda infatti - insieme ad alcune forze politiche di maggioranza e di opposizione, da Sinistra Italiana, al Pd, fino alla Lega - chiedevano che il concorso straordinario fosse per titoli ed anzianità. L'obiettivo era rendere stabili i precari che già lavorano nella scuola da almeno tre anni ed evitare a settembre di avere un boom di supplenti - si calcola saranno oltre 200mila - dal momento che tra domande di pensionamento ordinario e Quota cento, si rischia di mettere al collasso, il prossimo anno, la scuola italiana già fiaccata da mesi di didattica a distanza che, sebbene partita ormai quasi ovunque, ha lasciato scoperti, secondo alcune stime, oltre un milione di studenti sugli 8,3 milioni complessivi.

"Concorsi fuori tempo"

"Siamo convinti - sostiene Francesco Sinopoli segretario generale della Flc Cgil - che la strada intrapresa dal Ministero sia sbagliata, non consente la copertura delle cattedre e produrrà un aumento esponenziale delle supplenze. La nostra richiesta invece, è una misura ponderata e lungimirante: coprire le migliaia di cattedre vacanti con una procedura per titoli per poi procedere alla formazione abilitante e successivamente alla valutazione prima di dare la conferma nel ruolo". Anche Cisl Scuola, con Maddalena Gissi, parla di "concorsi fuori tempo" e di necessità di "misure straordinarie: diversamente, il numero già oggi abnorme di contratti precari, crescerebbe ulteriormente". Anche la Uil scuola, con Pino Turi, chiede di confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati. "La totale chiusura nei confronti di chi rappresenta un milione di lavoratrici e lavoratori del mondo della scuola ci lascia sorpresi e dispiaciuti", commenta Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda. "Il percorso prima di arrivare ai concorsi veri e propri è ancora lungo - sostiene Mario Pittoni (Lega) presidente della commissione Istruzione del Senato - sono concorsi fuori dal tempo e su numeri ridicoli, non risolutivi della situazione".

Azzolina: "Si allontana riapertura scuole a maggio"

La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ribadisce intanto anche oggi in un’intervista al Corriere che "i concorsi si faranno. È l'unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24mila precari si svolgerà appena le condizioni lo permetteranno”. La ministra ha aggiunto che è ancora troppo presto per tornare a scuola, ci sono troppi rischi a causa del coronavirus. Azzolina fa presente che si "allontana sempre di più la possibilità di riaprire a maggio" e che "il governo prenderà a giorni una decisione". La ministra sottolinea che anche se ci sarà per tutti la promozione, le pagelle saranno "vere", con i 4 e i 5. E per le famiglie ci sarà un aiuto con "un'estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter". Per la maturità, dice, "sarebbe auspicabile" l'esame a scuola.