Coronavirus, bollettino protezione civile: 525 morti in 24 ore, superati i 40mila guariti

Cronaca

I casi totali fin qui registrati sono 168.941. Continua il calo delle persone in terapia intensiva: sono 143 in meno. In totale i guariti sono 40.164. È record di tamponi eseguiti: oggi sono 60.999 in più

In Italia le persone complessivamente risultate positive al coronavirus, compresi guariti e deceduti, sono 168.941 (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE GRAFICHE). Di questi, 106.607 sono i contagiati attuali. Le persone guarite nelle ultime 24 ore sono 2.072, per un totale di 40.164. Il totale delle vittime è di 22.170, 525 in più rispetto a ieri. Continua il calo dei pazienti in terapia intensiva: sono 2.936, 143 in meno rispetto a ieri: il dato è in calo per il tredicesimo giorno consecutivo. Dei pazienti attualmente positivi, 26.893 sono poi ricoverati con sintomi - 750 in meno rispetto a ieri - e 76.778 sono in isolamento domiciliare, il 72% del totale. È record di tamponi eseguiti: nella giornata di oggi sono 60.999 in più, per un totale di 1.178.403. Ieri erano stati 43.715. Il numero complessivo di tamponi giornalieri include anche i tamponi fatti "in uscita", ovvero le persone che dopo la malattia o l'isolamento domiciliare vengono sottoposti a 1 o 2 tamponi prima di poter essere definiti "guariti". Sono questi i dati del bollettino quotidiano della Protezione Civile sulla diffusione del contagio (LOCKDOWN ESTESO FINO AL 3 MAGGIO - UN MESE DI LOCKDOWN: LE GRAFICHE - I NUMERI DELL'ITALIA). 

I dati regione per regione

Dai dati della Protezione civile emerge che i pazienti attualmente positivi sono:

33.090 in Lombardia
13.663 in Emilia-Romagn
13.783 in Piemonte
10.800 in Veneto
6.613 in Toscana
3.437 in Liguria
3.124 nelle Marche
4.144 nel Lazio
3.118 in Campania
2.087 a Trento
2.625 in Puglia
1.330 in Friuli Venezia Giulia
2.108 in Sicilia
1.850 in Abruzzo
1.593 nella provincia di Bolzano
536 in Umbria
865 in Sardegna
847 in Calabria
518 in Valle d'Aosta
273 in Basilicata
203 in Molise

Le vittime

Quanto alle vittime, se ne registrano:

11.608 in Lombardia
2.843 in Emilia-Romagna
2.094 in Piemonte
981 in Veneto
585 in Toscana
828 in Liguria
764 nelle Marche
316 nel Lazio
286 in Campania
322 nella provincia di Trento
299 in Puglia
217 in Friuli Venezia Giulia
187 in Sicilia
243 in Abruzzo
225 nella provincia di Bolzano
55 in Umbria
85 in Sardegna
72 in Calabria
122 in Valle d'Aosta
22 in Basilicata
16 in Molise

Iss: "Dati confermano trend discendente"

"Siamo in un trend discendente, con le curve dei contagiati, dei ricoverati e dei deceduti che hanno uno sfalsamento temporale e che trovano evidenza anche nei dati giornalieri", ha dichiarato il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa alla protezione civile. "Al momento c'è uno studio di sieroprevalenza per indagare quante persone sono venute a contatto col virus e capire qual è la circolazione. Ci sono stime variabili da regione a regione ma in generale il 90% delle persone in Italia non è venuto a contatto col virus. Questo vuol dire che una larghissima parte della popolazione è ancora suscettibile. Per avere l'immunità di gregge bisognerebbe avere circa l'80% di persone venute a contatto col virus, dunque il target è molto lontano. Quindi non c'è un golden standard", ha aggiunto.

"Quando si avrà vaccino proteggere maggior numero persone"

"Quando avremo il vaccino dovremo fare dei ragionamenti per proteggere il maggior numero di persone", ha risposto Brusaferro a chi gli chiedeva se verrà reso obbligatorio il vaccino contro il coronavirus, quando arriverà. "È chiaro che per raggiungere la copertura della popolazione dobbiamo somministrare milioni di dosi - ha detto - il problema è avere un vaccino, averlo efficace e avere una quantità di dosi sufficienti. Quando lo avremo dovremo trovare il modo di darlo a più persone possibile per arrivare all'immunità di gregge".

"Riaprire tenendo 'R con zero' sotto l'1%"

Ogni decisione sulla riduzione delle misure di contenimento e su eventuali riaperture devono tenere conto "del faro guida e cioè che l' 'R con zero' rimanga sotto l'1%, perché altrimenti avremo una ripartenza della curva epidemica", ha poi risposto il presidente dell'Iss a chi gli chiedeva quali fossero le indicazioni del Comitato tecnico scientifico al governo per porre fine al lockdown. Servono dunque un "mix di misure che consentano di lasciarne attive alcune e di toglierne altre - ha aggiunto - un mix di provvedimenti che vanno dal monitoraggio stretto alla capacità di tracciare velocemente le persone positive".

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