Coronavirus Italia, bollettino Protezione civile: 19.899 vittime, 431 più di ieri

Cronaca

Il dato dei decessi è il più basso dal 18 marzo. Cala il numero delle persone in terapia intensiva per il nono giorno consecutivo. I contagiati attuali sono 102.253. Nelle ultime 24 ore sono 1.677 i guariti, per un totale di 34.211. Cts: "Misure funzionano"

I DATI AGGIORNATI: GRAFICHE

Sale di 431 il numero totale dei morti, ma è il dato più basso dal 18 marzo. Cala rispetto a ieri anche il numero dei contagi, sono 4.092 in più, ma con meno tamponi rispetto a sabato 11. Sono alcuni dei dati resi noti durante il bollettino quotidiano della Protezione Civle sulla diffusione del Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE ATTIVITÀ CHE APRONO IL 14 APRILE). In Italia le persone complessivamente risultate positive, compresi guariti e deceduti, sono 156.363 dall'inizio dell'emergenza. Di questi, 102.253 sono i contagiati attuali. Le persone guarite nelle ultime 24 ore sono 1.677, per un totale di 34.211. Il totale delle vittime è di 19.899. Sono 3.343 i pazienti nei reparti di terapia intensiva, 38 in meno rispetto a ieri: il dato è in calo per il nono giorno consecutivo. Dei pazienti attualmente positivi, 27.847 sono poi ricoverati con sintomi - 297 in meno rispetto a ieri - e 71.063 sono in isolamento domiciliare. Sono 46.720 i tamponi giornalieri (LOCKDOWN ESTESO FINO AL 3 MAGGIO - UN MESE DI LOCKDOWN: LE GRAFICHE - I NUMERI DELL'ITALIA).Il capo della Protezione civile, commissario per l'emergenza, ha precisato che "la Provincia Autonoma di Bolzano ha effettuato un ricalcolo dei guariti verificando una diminuzione di 110 rispetto a ieri".

I dati regione per regione

Dai dati della Protezione civile emerge che i pazienti attualmente positivi sono:

31.265 in Lombardia
13.672 in Emilia-Romagna
12.505 in Piemonte
10.729 in Veneto
6.162 in Toscana
3.333 in Liguria
3.114 nelle Marche
3.817 nel Lazio
3.057 in Campania
2.082 a Trento
2.452 in Puglia
1.326 in Friuli Venezia Giulia
2.030 in Sicilia
1.742 in Abruzzo
1.515 nella provincia di Bolzano
687 in Umbria
903 in Sardegna
795 in Calabria
588 in Valle d'Aosta
277 in Basilicata
202 in Molise.

Le vittime

Quanto alle vittime, se ne registrano:

10.621 in Lombardia
2.564 in Emilia-Romagna
1.729 in Piemonte
856 in Veneto
495 in Toscana
749 in Liguria
700 nelle Marche
279 nel Lazio
242 in Campania
293 nella provincia di Trento
260 in Puglia
195 in Friuli Venezia Giulia
163 in Sicilia
212 in Abruzzo
205 nella provincia di Bolzano
52 in Umbria
73 in Sardegna
66 in Calabria
112 in Valle d'Aosta
18 in Basilicata
15 in Molise.

Cts: "Trend ormai affidabile, le misure funzionano"

Commentando i dati, Luca Richeldi, primario di pneumologia al Gemelli di Roma e membro del Comitato tecnico-scientifico, ha osservato: "Il trend è ormai affidabile. Mettendo insieme la riduzione dei ricoverati, dei pazienti nelle terapie intensive e del numero dei deceduti, possiamo affermare che le misure adottate e prorogate stanno avendo un impatto su questo virus". Secondo Richeldi "dobbiamo avere cautela sul totale dei positivi che è dipendente dal numero dei test. Il numero sta aumentando di giorno in giorno. Si tratta di una cosa utile per capire meglio l'epidemiologia dei pazienti, ma falsa anche il numero dei positivi. Più test facciamo maggiore è la possibilità di trovare positivi"

Borrelli: "Ordinanza per assistenza ai migranti soccorsi"

Borrelli ha anche annunciato di aver firmato un'ordinanza per l'assistenza sanitaria e sorveglianza dei migranti soccorsi in mare o che hanno raggiunto il nostro territorio attraverso sbarchi autonomi. "E' un provvedimento necessario - ha spiegato dopo quello interministeriale dei giorni scorsi secondo il quale i nostri porti non sono sicuri. E' stato applicato per la prima volta per i 156 migranti che sono attualmente sulla nave Alan Kurdi". Borrelli ha inoltre spiegato: "C'è l'esigenza di garantire anche per i migranti che sbarcano, la sorveglianza sanitaria cioè la quarantena e l'isolamento. Per questo il dipartimento creerà strutture o aree sulla terraferma oppure navi dove poter ricoverare i migranti".

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