Dopo il primo caso positivo, 49 colleghi del lavoratore sono stati rintracciati e messi in isolamento per 14 giorni. Il cantiere è stato ulteriormente sanificato
I lavori per il ponte di Genova dovranno affrontare l’assenza forzata di 50 operai. Dopo il primo caso di un lavoratore positivo al Covid-19, 49 colleghi entrati in contatto con lui sono stati rintracciati e messi in quarantena per due settimane. Ora anche un secondo operaio, dipendente di una ditta di pitturazioni, ha la febbre e sono scattati nuovi controlli per verificare che non si tratti ancora di coronavirus (CORONAVIRUS, ULTIME NOTIZIE - LO SPECIALE - COME LEGGERE I NUMERI DELLA PROTEZIONE CIVILE - IL MONDO DELLA MODA SI MOBILITA CON LE DONAZIONI).
Il primo operaio positivo
L'operaio risultato positivo al test è un uomo di Reggio Emilia, dipendente della Fagioli, una delle aziende principali che sta lavorando alla costruzione dell’imponente viadotto che solcherà la città di Genova. Si tratta ora di capire quale sarà l’effetto sui lavori del ponte.
Operazioni di sanificazione straordinarie
Il consorzio PerGenova, in accordo con i protocolli sanitari applicati dalla Asl, sta procedendo a operazioni di sanificazione straordinarie, che si aggiungono a quelle già effettuate nei giorni scorsi sugli spazi comuni come docce, mense, spogliatoi e mezzi di lavoro. In queste ore gran parte delle lavorazioni sono comunque sospese a causa delle forti raffiche di vento.