Il primario di Oncologia dell'ospedale di Piacenza Luigi Cavanna ha deciso di andare a casa delle persone con sintomi da coronavirus per sottoporle a tampone nasale. L'iniziativa potrebbe essere estesa a tutta l'Emilia Romagna. AGGIORNAMENTI
Tampone casa per casa “perché la terapia anti-virale funziona percentualmente meglio quanto prima viene iniziata". E’ quanto sostiene il primario di Oncologia dell'ospedale di Piacenza Luigi Cavanna, che da qualche giorno ha deciso di andare a casa delle persone con sintomi da coronavirus per sottoporle a tampone nasale, verifica dell'ossigenazione del sangue con saturimetro e se necessario anche ecografia toracica. Lo racconta il quotidiano La Libertà. Obiettivo: anticipare le cure per fermare il virus. E alleggerire i pronto soccorsi. (I NUMERI - GRAFICI E MAPPE)
Iniziativa da estendere in Emilia Romagna
"La gran parte degli infetti da Covid 19 - spiega il medico - arrivano in pronto soccorso con febbre e tosse curati con Tachipirina e antibiotici, mediamente dopo 8-10 giorni passati in queste condizioni fino all'insorgere di insufficienza respiratoria. Bisogna partire dal presupposto che sul coronavirus la terapia anti-virale funziona percentualmente meglio quanto prima viene iniziata". Da martedì 24 marzo, l'iniziativa sarà replicata per iniziativa dall'Ausl da squadre di 'camici bianchi' per coprire su più turni città e provincia e sarà probabilmente estesa a tutta l'Emilia Romagna.
La terapia
"Noi - prosegue il medico - prescriviamo una terapia semplice, tre pastiglie al giorno, diverse una dall'altra: un antivirale puro, un antimalarico che potenzia l'effetto antivirale e un farmaco utilizzato per malattie autoimmuni. In attesa dell'esito del tampone iniziamo la cura subito, tenendo poi sotto controllo in remoto i pazienti".