Gennaro Arma è rientrato in Italia con altri 15 italiani, tutti negativi al secondo test dopo la quarantena in Giappone. “Sono contento ed emozionato. Sono consapevole del momento non semplice del nostro Paese, io stesso resterò a casa” ha detto prima di salire sul volo
“Sono contento ed emozionato di ritornare a casa. Sono consapevole del momento che sta passando il nostro Paese, sicuramente non è un momento facile. Io stesso al rientro resterò a casa". Lo ha detto a Sky Tg24 Gennaro Arma, il comandante della nave Diamond Princess prima di rientrare in Italia (L'INTERVISTA INTEGRALE). Con lui altri 15 italiani, tutti risultati negativi al secondo test per il coronavirus (LO SPECIALE) dopo il periodo di quarantena in Giappone.
Il comandante è arrivato all'aeroporto di Fiumicino nel tardo pomeriggio del 16 marzo. Il 45enne ufficiale campano è partito con un volo da Tokyo. Arma ha ricevuto grandi elogi per come ha gestito la quarantena a bordo riuscendo a tenere alto il morale di equipaggio e passeggeri malgrado i tanti contagi a bordo tanto da essere nominato Commendatore dal presidente Mattarella.
"Restando uniti ce la faremo"
“So bene che non è semplice, non è semplice per nessuno – ha aggiunto il comandante della nave da crociera rimasta bloccata nel porto di Yokohama per più di tre settimane a causa dell'emergenza coronavirus - ma sono convinto allo stesso tempo che restando uniti questa situazione vada a migliorare e che tutti insieme ce la possiamo fare. Trovo che nei momenti di difficoltà ed emergenza il popolo italiano sia un popolo meraviglioso, che tira sempre fuori il meglio. Rispettando le regole, le istruzioni che ci sono state date, rimanendo uniti e con spirito di sacrificio sicuramente usciremo fuori da questa situazione”.
Il ricordo dell'inizio dell'emergenza
In valigia porto “un bel carico di emozioni, un mix di emozioni che comprendono diverse fasi dell’emergenza che abbiamo affrontato e anche del periodo di quarantena che abbiamo fatto in Giappone”. Quando è stato rilevato il primo caso sulla barca “la mia prima reazione è stata pensare alla salute delle persone a bordo, come preservare la loro salute e sicurezza nello stare sulla nave. Era una situazione del tutto nuova, mai successa prima, era difficile poter immaginare come si sarebbe evoluta, il mio pensiero era mantenere la nave in sicurezza e mantenere la salute della gente a bordo in condizioni ottimali”.
"A bordo mai tensioni o scontri"
“A bordo della nave c’è sempre stato un ottimo rapporto di collaborazione tra le varie autorità, sono molto soddisfatto del lavoro che è stato svolto a bordo, considerando le condizioni in cui eravamo e la situazione che ci siamo trovati a fronteggiare - continua Arma - Anzi, ci sono stati moltissimi momenti di distensione, soprattutto dopo una lunga giornata ci riunivamo a fare meeting e cercavamo anche di allentare la tensione che c’era. Momenti di tensione e di scontro mai”.
"Contatti con la famiglia fondamentali"
“Mi sono sentito con la mia famiglia in maniera molto regolare, tutti i giorni, tramite videochiamate. Era importante per me che loro vedessero che stessi bene per davvero. Ho ricevuto grandissimo supporto e sostegno da amici e parenti, è stato fondamentale durante quei giorni lunghi, poter leggere quei messaggi è stato fondamentale” ha sottolineato Arma a Sky Tg24.
"Paura quando ho fatto il test? No"
Quando ha fatto il tampone per valutare un’eventuale positività ha avuto paura? “Paura no, essendo stato per trenta giorni su una nave dove i casi di positività erano numerosi avevo messo in considerazione che sarebbe potuto capitare, l’avrei affrontata in maniera tranquilla come deve essere”. Nel momento in cui si dovesse ripartire con le crociere “io sarò assolutamente a bordo” ha assicurato Arma.