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Coronavirus, le linee guida della Regione Campania

Cronaca

Gaia Bozza

Ecco le misure per minimizzare il rischio contagio e la gestione di casi sospetti e conclamati, insieme a una serie di raccomandazioni

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Disposizioni e raccomandazioni a cittadini, enti, sindaci e dirigenti scolastici: per il coronavirus anche la Regione Campania ha emanato le sue linee guida.  Ci sono le misure per minimizzare il rischio contagio e la gestione di casi sospetti e conclamati, in base alla prima fase dell’emergenza, poiché non ci sono casi accertati nella Regione al momento e ci si aspetta un numero limitato di contagiati. Ovviamente le misure potranno cambiare ed essere rafforzate se lo scenario muterà.

Non affollare i pronto soccorso

I direttori generali delle Asl dovranno ridurre il numero dei visitatori o accompagnatori dei ricoverati sia negli ambulatori sia nei pronto soccorso, anche adottando soluzioni per accessi a scaglioni, evitando affollamenti e potenziando la sorveglianza all’ingresso. 

Resta in casa chi torna da aree a rischio

Le persone che negli ultimi 14 giorni sono arrivate in Campania dalle aree a rischio (i focolai epidemici in Italia, le zone dell’epidemia in Cina e altre aree di contagio) devono comunicarlo all’Asl, che si deve attivare per l'eventuale diagnosi e per la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva o – quando non è possibile in casa – in un altro luogo idoneo: una sorta di "quarantena". Stessa segnalazione devono farla i sindaci, quando vengono a conoscenza di persone che rientrano da zone a rischio, evitando interruzioni immotivate di servizi pubblici come è accaduto negli ultimi giorni, con ordinanze restrittive di singoli comuni. 

Rispettare le misure prescritte dal Ministero

La Regione prescrive il rispetto, da parte delle aziende sanitarie, dell’ordinanza e delle linee guida operative emanate del Ministero per la prevenzione e la gestione di casi sospetti e conclamati, come l’utilizzo corretto di dispositivi di protezione individuale, l’accesso separato in pronto soccorso per casi sospetti che arrivino direttamente in ospedale, norme di pulizia dei locali e igiene.

Le raccomandazioni: stop gite, disinfettare treni e bus, diffondere buone prassi

C’è poi una serie di raccomandazioni: per i sindaci, evitare l’organizzazione di eventi pubblici con grande affollamento. Per le aziende di trasporto, disinfettare treni e bus. Per i dirigenti scolastici, evitare le gite e diffondere le buone prassi indicate dal Ministero della Salute: lavare spesso le mani o detergerle con soluzioni alcoliche; evitare contatti ravvicinati con chi ha sintomi respiratori; non toccarsi naso, occhi e bocca con le mani, coprire naso e bocca se si tossisce o starnutisce; non prendere antibiotici o antivirali se non prescritti dal medico; pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate; contattare il numero di emergenza 118 se si hanno febbre, tosse o difficoltà respiratorie e si è tornati dalla Cina o da altre aree di contagio.