La prima vera emergenza sanitaria dell’era social porta due necessità: formare gli operatori sanitari e creare un percorso virtuoso delle informazioni in rete e sui media. Da qui, un docuflim per medici e cittadini contro la psicosi corona-virus. E contro le fake news
Cosa è più pericoloso? Il coronavirus o le psicosi innescate dalle fake news sul suo conto? La pandemia cinese, la prima vera emergenza sanitaria dell'era dei social, ha messo in evidenza due urgenti necessità: formare gli operatori sanitari e creare un percorso virtuoso delle informazioni in rete e sui media. Su questi presupposti - recependo le indicazioni della task force coordinata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza - nasce il nuovo progetto ECM firmato Consulcesi: un Docufilm formativo sul nuovo Coronavirus, promosso da Consulcesi Club e dal provider Sanità-in-Formazione. Oltre alla possibilità di raggiungere un'ampia platea di operatori sanitari grazie alla Formazione a Distanza (FAD), l'iniziativa si caratterizza per l'utilizzo delle tecnologie più avanzate, in particolare della realtà aumentata con cui il medico può interagire, ricreando anche modelli di tessuto in 3D.
Consulenza scientifica degli esperti della SIMIT
Si risponderà all'esigenza formativa dettata dall'emergenza sanitaria con la consulenza scientifica degli esperti della SIMIT, (Società italiana delle malattie infettive tropicali), coordinati del Direttore Scientifico, il Prof. Massimo Andreoni. Con il supporto del professor Giorgio Nardone, psicoterapeuta di fama internazionale - verranno approfonditi, inoltre, gli aspetti psicologici legati alla paura del contagio, alla base di psicosi di massa, alimentate da fuorvianti informazioni alimentate dai social ed in alcuni casi anche dai media.
"Un unicum a livello mondiale"
"Per l'alto valore formativo proposto - commenta Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi - è un progetto che rappresenta un unicum a livello mondiale, dove l'elevata qualità ed il rigore scientifico dei nostri partner istituzionali si combina ad una divulgazione ed una narrazione di forte impatto ed efficacia sociale grazie alla potenza comunicativa del cinema e al coinvolgimento di attori di fama internazionale. Proprio per questo, presenteremo il docufilm ai principali Festival, a partire da quello di Cannes. Puntiamo a creare un modello formativo che dall'Italia possa essere esportato al resto del mondo andando a contribuire anche a quel coordinamento internazionale ritenuto necessario anche dall'OMS".
Un film anche per i pazienti
Completamente gratuito, grazie ad una modalità di fruizione semplice e veloce, il docufilm si rivolge essenzialmente agli operatori sanitari ma sarà a disposizione anche dei pazienti con percorsi ovviamente suddivisi ma anche numerose parti comuni. In particolare, assume una rilevanza notevole la comunicazione - verbale e non - tra il medico ed il paziente. La metodologia didattica sarà, inoltre, valorizzata dalla realizzazione di un Paziente Virtuale attraverso il quale il discente potrà interagire con il paziente attraverso l'uso di un computer per ottenere la storia clinica, condurre un esame obiettivo e assumere decisioni diagnostiche e terapeutiche. Il docufilm sarà diretto dal regista Christian Marazziti, lo stesso che aveva firmato "E-bola" (e anche l'altro bestseller dei "Film Formazione" Sconnessi, rivolto al grande pubblico indagando il tema delle dipendenze da internet) e da Manuela Jael Procaccia, sceneggiatrice specializzata in produzioni medico-scientifiche. Avrà una durata stimata tra i 40 e i 50 minuti.