In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Ponte Morandi, polemica su una frase di Oliviero Toscani. Lui: "Sono distrutto umanamente"

Cronaca

Il fotografo, parlando dello scatto che lo ritrae con i fondatori delle Sardine e Luciano Benetton, in radio ha detto: "Ma a chi interessa che caschi un ponte?". Poi si è difeso: "Le mie parole suonano incomprensibili se estrapolate in quel modo e chiedo scusa"

Condividi:

"Sono distrutto umanamente". Con queste parole, a Radio Capital, Oliviero Toscani cerca di chiarire la polemica nata dalle sue parole sulla tragedia del Ponte Morandi pronunciate alla trasmissione radiofonica "Un giorno da Pecora". Il fotografo, parlando delle polemiche suscitate dalla fotografia che lo ritrae con i fondatori delle Sardine e Luciano Benetton, aveva detto: "Ma a chi interessa che caschi un ponte? Smettiamola”. Una frase, dice Toscani, "estrapolata da qualcuno per il suo programma un po' scandalistico, con questa comunicazione moderna che cerca il sensazionalismo. Non era quella l'intenzione". L'immagine era stata scattata a “Fabrica”, centro culturale fondato proprio da Toscani e dai Benetton, soci di riferimento di Atlantia che controlla la maggioranza di Aspi, Autostrade per l’Italia. Aspi e il governo, dopo il crollo del viadotto, sono al centro di una querelle per il rinnovo delle concessioni autostradali.

Toscani: "Questo attacco non lo merito"

"Stavo spiegando - dice Toscani - che l'incontro a Fabrica aveva come tema principale la comunicazione e non si era parlato del ponte Morandi né della questione Autostrade e adesso mi ritrovo accusato in questo modo. Cosa posso fare? Mi posso solo scusare nel modo più profondo". "Questo attacco non lo merito e ribadisco: nessuno vuole che cada un ponte! - continua il fotografo - Il Morandi purtroppo è caduto e sono indignato ma sono anche il primo a dire che le mie parole suonano incomprensibili se estrapolate in quel modo e chiedo scusa. Ho sbagliato, cosa cazzo d'altro posso dire! Se ci si potesse prendere a bastonate in radio, lo farei". Già nel pomeriggio, Toscani era intervenuto su Twitter dicendosi dispiaciuto che "parole estrapolate e confuse possano far pensare una follia come quella che a me non interessi nulla del Ponte. Solamente la cattiveria può strumentalizzare una cosa simile. A me come a tutti, quella tragedia interessa e indigna, ma è assurdo che certi giornalisti ne chiedano conto a me".

Sardine: “Toscani-Benetton non strumentalizzino oltre”

”Non vogliamo più che si strumentalizzi questa storia - hanno fatto sapere le Sardine allo scoppio della polemica - noi abbiamo ammesso il nostro errore ed avevamo chiarito il motivo della nostra visita, ribadendo più volte che avevano chiesto di non pubblicare le foto essendo un altro il motivo della nostra presenza a Fabrica; ora chiediamo a Oliviero Toscani e Luciano Benetton di non strumentalizzare ulteriormente più questa vicenda che purtroppo grava su cicatrici ben più grandi".

Alessandro Benetton: "Mi dissocio dalle affermazioni fatte da Toscani"

Sulla vicenda è intervenuto anche Alessandro Benetton, che rispondendo a un commento su Instagram prende le distanze dal fotografo: "Ho scelto quasi 30 anni fa di essere un imprenditore indipendente dalla mia famiglia - scrive Benetton - Ad eccezione di un brevissimo periodo, mi sono sempre ed unicamente dedicato alla mia attività 21 Invest. Ho quindi scelto di non commentare mai su attività che non mi riguardassero. Sicuramente in questo caso mi dissocio fortemente dalle affermazioni fatte da Toscani".

Aspi: “Incomprensibili le parole di Toscani”

”Non comprendiamo assolutamente le affermazioni di Oliviero Toscani. In ogni caso, credo sia giusto ribadire che la tragedia del Morandi è stata e sarà sempre una tragedia gravissima e ingiustificabile, e che porteremo il dolore che ha causato dentro di noi per tutta la vita”, ha affermato in una nota l’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi.

I familiari delle vittime: “Usati i nostri morti per dire idiozie”

“Quarantatré morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto”, ha detto Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime Morandi. "Ogni giorno ci aspettiamo, ormai da quasi 18 mesi qualche nuova pensata, ogni tanto qualcuno usa i nostri morti per mettersi in mostra o per comunicare idiozie”, ha aggiunto Possetti. Secondo la presidente del comitato dei familiari delle vittime di Ponte Morandi "noi non possiamo giudicare la volontà di partecipare a una fucina creativa dei Benetton da parte delle Sardine, siamo in un Paese libero. Certo che il momento storico, e l'evidente faro mediatico sugli imprenditori che li hanno ospitati, non danno sicuramente la speranza di ricevere un premio oscar per il tempismo".

Bucci: "Interessa a chi ha perso vita e alle loro famiglie"

Anche il sindaco di Genova Marco Bucci ha attaccato Oliviero Toscani. Bucci ha lanciato un messaggio dalla sua pagina Fb con #anointeressa, hashtag promosso dal governatore della Liguria Giovanni Toti: "A chi interessa? A 43 persone che hanno perso la vita, ai loro figli, genitori, mogli, mariti e amici. Alle famiglie che hanno dovuto cambiare casa e vita in pochi minuti. A una città che ha dovuto lavorare e sta lavorando sodo per arginare i mille problemi che quel crollo ha causato".

Toti: "Nessuno offenda le 43 vittime e Genova"

"Nessuno offenda le 43 vittime di Ponte Morandi, nessuno offenda genovesi e liguri che tanto hanno sofferto. Genova non si tocca, è simbolo di forza, resilienza e rinascita per tutto il Paese", ha scritto Toti su Facebook.