Ricevuti gli atti del tribunale dei ministri di Palermo che chiedono l'autorizzazione a procedere nei confronti del leader leghista. Sequestro di persona, omissione di atti d'ufficio e abuso di funzioni amministrative tra le ipotesi di accusa contestate
La richiesta di processo per Matteo Salvini arriva al Senato. Le ipotesi di accusa sono sequestro di persona e omissione di atti d'ufficio in relazione al ritardo nello sbarco di migranti dalla nave della ong Open Arms. nell'agosto scorso.
Gli atti in Giunta
La Giunta delle immunità del Senato ha ricevuto gli atti del tribunale dei ministri di Palermo con la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del senatore della Lega Matteo Salvini. Le carte sono state trasmesse pochi giorni fa alla presidenza del Senato, dopo che a novembre i giudici avevano ricevuto, dalla Procura palermitana, la richiesta di procedere a indagini preliminari nei confronti dell'ex ministro. (SALVINI: VOGLIONO PROCESSARMI PER IL CASO OPEN ARMS - LO SPECIALE MIGRANTI)
"Abuso di funzioni amministrative"
Nella richiesta del tribunale palermitano, un fascicolo di un centinaio di pagine, c’è la richiesta di intervento nei confronti di Matteo Salvini e del prefetto Matteo Piantedosi, in qualità di capo di Gabinetto del Viminale (per il quale è stato disposto un decreto di archiviazione). Il leader della Lega avrebbe commesso un "plurimo sequestro di persona aggravato e il rifiuto di atti d'ufficio commesso in territorio siciliano, nelle acque antistanti l'isola di Lampedusa fino al 20 agosto 2019". In particolare, continua la richiesta, si ipotizza che l'ex ministro dell'Interno "abbia abusato delle funzioni amministrative attribuitegli nell'iter procedurale per la determinazione del place of safety, omettendo di indicarlo ed evitando in tal modo lo sbarco di migranti dalla Open Arms che li aveva soccorsi, così determinando illegittimamente la loro permanenza a bordo della nave per alcuni giorni, in stato di costrizione della libertà personale per un tempo giuridicamente apprezzabile". Alla richiesta segue la cronologia dei fatti, il quadro normativo di riferimento e le accuse contestate.