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Codice della strada, via all'esame della riforma: dal fumo in auto ai limiti, cosa cambia

Cronaca
Foto d'archivio Fotogramma

Riprende alla Camera la discussione, ferma dall’estate scorsa. Tra le possibili novità il limite di velocità innalzato a 150 km orari in alcuni tratti di autostrada, il ritiro della patente per chi usa il telefonino in macchina e diversi cambiamenti per le biciclette

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Il divieto di fumo in auto per il guidatore, l'innalzamento dei limiti di velocità a 150 chilometri orari in alcuni tratti autostradali e una stretta drastica sull'uso del cellulare alla guida. Questi alcuni temi della riforma del Codice della Strada che è in discussione da oggi, 28 gennaio, alla Camera. La riforma si è fermata nel luglio scorso dopo le perplessità espresse dalla Ragioneria di Stato per gli oneri finanziari previsti e a causa della caduta del primo governo Conte avvenuta ad agosto.

Innalzamento del limite in alcuni tratti di autostrada, polemiche

A riproporre l'emendamento in Aula sull'innalzamento della velocità a 150 chilometri orari nelle autostrade a tre corsie sarà la Lega ma il governo e la maggioranza dovrebbero votare contro. Sul tema rimane la polemica: "Una proposta inutile e pericolosa ", afferma Giordano Biserni, presidente dell'Asaps (Associazione sostenitori Polstrada), che definisce i 150 "uno spot", sottolineando che "più velocità" significa "più tamponamenti, più interruzioni in coda, più inquinamento". Per cui "l'Asaps si batterà per convincere il Parlamento dell'inutilità e dell'incremento del rischio derivante da questa misura", avverte il presidente Biserni.

Ritiro della patente per chi usa il cellulare alla guida

Il governo dovrebbe poi presentare un emendamento circa il ritiro della patente per chi usa il telefonino alla guida. Al momento il testo prevede "il divieto di uso di smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi", con sanzioni raddoppiate. Per la prima violazione, si legge nel testo, la sanzione amministrativa pecuniaria attualmente prevista (da 165 a 661 euro) viene innalzata tra 422 e 1.697 euro, con la sospensione della patente di guida da 7 giorni a due mesi. Alla seconda violazione nel corso di un biennio, scatta una multa da 644 a 2.588 euro e al raddoppio della decurtazione dei punti della patente, da 5 a 10.

Divieto di fumo in auto

Tra le altre modifiche al Codice in esame ci sono sanzioni previste per chi parcheggia o sosta negli spazi di ricarica dei veicoli elettrici: verranno decurtati due punti dalla patente. In arrivo anche i parcheggi rosa per donne in stato di gravidanza o accompagnate da bambini con età non superiore ai due anni. Si tratta di una misura già presente in alcune realtà locali che potrebbe essere ampliata a livello nazionale. E poi possibile introduzione del divieto di fumo in auto, una durata minima di 3 secondi della luce gialla dei semafori e l’obbligo per i veicoli a motore destinati al trasporto merci di dotarsi di sistemi per la guida assistita.

Multa per il guidatore se un passeggero non mette la cintura

Il conducente dovrà fare poi attenzione che il passeggero abbia la cintura di sicurezza allacciata, infatti il nuovo Codice della Strada prevede una multa anche per il guidatore in caso di mancato uso della cintura da parte del passeggero.

Tutte le novità per le biciclette

Nel nuovo Codice potrebbero essere introdotte alcune novità per le biciclette. Prima su tutte la “strada ad alta intensità ciclistica”, definita “strada a traffico promiscuo utilizzata e frequentata da un numero rilevante di ciclisti” e la “strada 30”, ovvero quella in cui il limite è di 30 chilometri orari. Su queste strade, le bici potranno circolare a doppio senso. Potrebbe poi essere introdotto l’obbligo di strutture porta-bici sugli autobus pubblici. Infine potrebbe arrivare la cosiddetta “casa avanzata”: una linea di arresto più avanzata rispetto a quella degli altri veicoli.

La "zona scolastica"

Tra le possibili novità c’è anche la istituzione della “zona scolastica”, un’area vicina a scuole e asili dove i Comuni potranno imporre il limite dei 30 orari e altri provvedimenti per tutelare la sicurezza delle famiglie.