Si è allagato il 60% del centro storico. La Protezione Civile regionale del Veneto ha disposto lo Stato di Attenzione (allerta gialla) per criticità idraulica e idrogeologica su vari bacini idrografici, e per vento forte sulle aree montane e pedemontane
Dopo un fine settimana segnato dal maltempo (FOTO), lunedì 23 dicembre migliorano le condizioni meteo su gran parte della Penisola, ma resta alta l’allerta per il rischio esondazioni. In Veneto, la Protezione Civile regionale ha disposto lo Stato di Attenzione (allerta gialla) per criticità idraulica e idrogeologica su vari bacini idrografici, e per vento forte sulle aree montane e pedemontane. L'acqua alta a Venezia ha intanto toccato i 144 centimetri d'altezza sul medio mare alle 9:40. Lo rende noto il Centro maree del Comune in base alle rilevazioni delle varie centraline poste in città, in particolare di Punta della Dogana davanti a San Marco, e alle bocche di porto.
Allagato il 60% del centro storico
Si tratta di una marea eccezionale che ha coperto il suolo della città lagunare per il 60%. Le previsioni avevano annunciato una quota possibile di 150 centimetri ma le condizioni meteo del vento in Adriatico hanno ridotto la spinta dell'acqua verso la città. Questa mattina, le sirene di allerta per la popolazione sono risuonate a Venezia due volte, alle 4 del mattino, e alle 6:40, con l'aggravamento delle previsioni. L'ultima acqua alta devastante in città è stata quella del 12 novembre scorso, quando la massima ha raggiunto 187 centimetri.
Allerta gialla in Veneto per rischi idrogeologici e forte vento
Gli effetti delle abbondanti piogge e delle perturbazioni delle ultime 48 ore continuano a farsi sentire in Veneto. Per i bacini idrografici l'avviso è dichiarato fino alle ore 14.00, per il vento forte è dichiarato fino alle ore 24. I Bacini Idrografici interessati sono Piave Pedemontano, Po Fissero Tartaro Canalbianco Basso Adige, Basso Brenta Bacchiglione (allerta arancione per i Comuni rivieraschi del Fratta-Gorzone), Basso Piave Sile e Bacino Scolante in Laguna di Venezia, Livenza Lemene Tagliamento.
Alberi abbattuti per il vento e danni a Palermo
Lunga notte di lavoro per i vigili del fuoco di Palermo a causa del forte vento e del maltempo che ha causato anche tre feriti. Tra ieri e oggi sono stati oltre 150 gli interventi a causa di alberi caduti, cornicioni, coperture, tettoie e lamiere spazzate dal vento. Decine gli interventi nella borgata marinara di Mondello e al Foro Italico. Danni anche a Monreale, soprattutto nella zona di San Martino delle Scale. Nel tardo pomeriggio di ieri tre persone sono state trasportate all'ospedale Civico dopo essere rimaste ferite, in modo non grave, in seguito al crollo del tetto della cucina mentre si trovavano seduti a tavola. Sono in corso indagini per stabilire se il crollo sia stato provocato dalle infiltrazioni d'acqua dopo le piogge di queste ore. Sono intervenuti i vigili del fuoco per verificare l'agibilità dell'abitazione. In via Maniace nel rione Zisa, infine, un albero abbattuto dalla furia del vento ha danneggiato quattro auto parcheggiate.
Il maltempo che ha flagellato l’Italia
Il 22 dicembre, l’Italia è stata flagellata dal maltempo che ha imperversato con piogge e forti venti. Si è registrata una vittima a Napoli, schiacciata da un albero. Trecento persone di S. Martino Valle Caudina in Irpinia sono state evacuate: il torrente Caudino, in parte tombato, ha sollevato la piazza. Forti mareggiate sul litorale romano e la costa toscana dove i traghetti per l'Elba sono fermi. A Roma chiusi parchi, cimiteri e ville storiche per il forte vento. A Venezia la marea si è fermata a 120 centimetri. Esondato il Sieve a Ponte a Vico, nel comune di Pontassieve (Firenze). Frana sull'Aurelia a Chiavari, un ferito. Un bimbo è caduto nel fiume Pescia, travolto dalla piena mentre era in bicicletta, è grave. Un mercantile si è incagliato sulle coste della Sardegna. Disagi e polemiche per le code sulla A14, tra Marche e Abruzzo, per i restringimenti di carreggiata.