Firenze, i genitori di Renzi accusati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni

Cronaca

Terminati gli accertamenti su Laura Bovoli e Tiziano Renzi e notificato l’avviso di chiusura dell’inchiesta. Contestato il reato di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni per la gestione delle cooperative Delivery, Europe Service e Marmodiv 

Chiuse le indagini su Tiziano Renzi e Laura Bovoli nell'ambito dell'inchiesta che lo scorso febbraio aveva portato al loro arresto per bancarotta ed utilizzo di false fatture (TUTTE LE TAPPE DELLA VICENDA). La procura di Firenze ha chiuso il procedimento che vede indagati i genitori dell’ex premier, oggi leader di Italia Viva, insieme ad altre 19 persone. La difesa ha ora a disposizione 20 giorni per presentare nuove prove o memorie, prima della richiesta del processo.

L'inchiesta sulla gestione di tre cooperative

Al centro dell'inchiesta la gestione di tre cooperative: Delivery, Europe Service e Marmodiv. Secondo l'accusa Tiziano Renzi e Laura Bovoli avrebbero provocato "dolosamente" il fallimento di queste tre cooperative nascondendo i mancati versamenti delle imposte e le fatture per operazioni inesistenti. A partire dal 2009, anno in cui fu fondata la Delivery, i coniugi Renzi avrebbero messo in piedi un “sistema” per proteggere le società di famiglia scaricando i debiti sulle cooperative.

La condanna a un anno e nove mesi

Il 7 ottobre scorso il tribunale ha condannato entrambi a un anno e nove mesi, con sospensione condizionale della pena al termine del processo che li vedeva imputati per false fatture con l’imprenditore Luigi D’Agostino che, in aula, ha testimoniato contro Renzi e la Bovoli riferendo di essere vittima di una “sudditanza psicologica” nei loro confronti.

 

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