Addio a Barron Hilton, il visionario che portò la catena di hotel in tutto il mondo

Cronaca

Il milliardario e filantropo si è spento a 91 anni. Grazie a lui l'impresa di famiglia entrò a Wall Street e diventò il colosso globale che è oggi. Fondò la squadra di football dei Los Angeles Chargers. La nipote Paris Hilton: "Un uomo fantastico e premuroso"

William Barron Hilton, il miliardario a capo della catena alberghiera ereditata dal padre, è morto a Los Angeles all’età di 91 anni. Con lui, tra gli anni Sessanta e Settanta, la catena Hilton diventò un marchio conosciuto in tutto il mondo. Si era ritirato nel 1996.

Tra hotel e football americano

"Una leggenda, un visionario, un uomo fantastico e premuroso" sono le parole che Paris Hilton ha dedicato al nonno Barron sul suo profilo Instagram. Diventato Ceo e presidente del gruppo Hilton Hotels nel 1966, è ricordato come il più filantropico ma anche il più eclettico della famiglia. Grande appassionato di football, fondò la squadra dei Los Angeles Charges che milita nella Nfl. Diede per altro l’impulso decisivo alla nascita dell'evento sportivo più seguito negli Stati Uniti: il Super Bowl.

I suoi traguardi con la catena alberghiera

Se oggi la Hilton è la catena alberghiera più famosa al mondo è soprattutto grazie a lui. Fu il primo a far quotare il gruppo Hilton a Wall Street, è stato inoltre il primo a trasformare l'hotel di famiglia a Las Vegas nel palco per far esibire Elvis Presley. Ebbe anche per primo l’idea di ospitare un incontro di pugilato, quello tra Muhammad Ali e Leon Spinks, nel 1978.

L’eredità di Barron Hilton

Barron è stato anche filantropo: aveva creato una fondazione con un patrimonio di 2,9 miliardi di dollari che adesso si arricchirà ancora, fino a 6,3 miliardi di dollari, quasi tutto il patrimonio personale di Hilton che, nel 2007, aveva deciso di destinare alla fondazione, una volta morto, il 97 per cento delle sue ricchezze. Barron lascia otto figli, quindici nipoti e quattro pronipoti.

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