Migranti, ancora sbarchi a Lampedusa. Hotspot al collasso, proteste nell’isola
CronacaNella notte sono arrivate altre 28 persone, salvate in mare da una motovedetta della Guardia di finanza. Nel centro di prima accoglienza la capienza è stata ampiamente superata. In paese un gruppo di tunisini ha inscenato un sit-in contro i rimpatri
Nuovi sbarchi di migranti a Lampedusa e nell’isola la situazione diventa tesa, con l'hotspot locale sempre al collasso. Nella notte, sono sbarcate 28 persone salvate a un miglio dall'isola da una motovedetta della Guardia di finanza. Tra loro 19 uomini, 8 donne e un bambino.
Gli ultimi sbarchi
Le persone arrivate a Lampedusa, nonostante fossero esauste e bagnate sembravano in buone condizioni di salute, fa sapere Mediteranean Hope, il programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Lo sbarco della scorsa notte si somma a quelli delle ultime settimane: solo nella giornata di mercoledì 18 settembre si sono verificati tre "sbarchi fantasma" per un totale di 171 migranti approdati autonomamente sull'isola. Nelle ultime due settimane sono quasi 600 i migranti, quasi tutti nordafricani, approdati a Lampedusa.
L’emergenza hotspot
Le persone arrivate nelle ultime ore sono state trasferite nel centro di contrada Imbriacola dove erano già ospitate altre 90 persone, la capienza massima prevista per la struttura. Nonostante i continui trasferimenti sulla terraferma il numero degli arrivi supera quello delle partenze. Così resta critica la situazione all'hotspot di Lampedusa, dove al momento ci sono circa 240 persone, quasi 3 volte il numero che potrebbe ospitarne. Difficile anche la situazione per le forze dell'ordine, il cui organico si sta rivelando insufficiente rispetto agli interventi quotidiani legati alla nuova ondata di sbarchi.
La protesta nell’isola
Nella serata di mercoledì, un gruppo di tunisini ha inscenato un sit-in di protesta davanti alla chiesa madre del paese che si trova nel centro urbano. Hanno chiesto di potere rimanere in Italia e di non essere rimpatriati. Gli arrivi dalla Tunisia, dove domenica scorsa si è votato per le presidenziali, sono aumentati anche grazie alla situazione di instabilità politica e all'allentamento dei controlli.